primo saggio

Al bar Pizzichi e Bocconi molto affollato un uomo parla da solo, o apparentemente lo fa, lo è. Si sente dire. La trasgressione è la mia passione. La trasgressione da valore a tutto ciò che di bello c’è ed è nascosto. La trasgressione è infinità infinita. Meglio la trasgressione che un finto benessere, ovvero l’abbrutimento. Trasgredire è cambiare direzione, è la soluzione senza nessuna discussione. Si può! Ho trasgredito! Mi sono evoluto dal mio immobilismo. Chiedetemi cosa non ho fatto o piuttosto chiedetemi cosa ho fatto. In un certo senso ho iniziato a trasgredire senza saperlo. La trasgressione è un gioco di parole, acchiappante. La trasgressione è andare oltre i propri limiti, vivere il gioco della vita, essere i padroni della propria vita, della propria mente. Trasgredire mi aiuta a digerire perché nella trasgressione c’è la digestione di un pensiero che assume la sua identità. Quell’immagine in cui c’è una logica, un senso, c’è la propria missione, sottile, esatta. Guardo l’orologio e penso che in mezzo c’è sempre la paura, l’indecisione, una fretta inesistente. Il primo vero ostacolo alla trasformazione, alla trasgressione, è il dubbio, quel tipo di calze che non vuoi indossare. Il mantenimento di una idea, che parola difficile da pronunciare, sembra che parli all’esterno, invece qui la evoco come quella forza, unica, per sostenere i propri scopi, quell’energia che supera ogni ragionamento che ti obbliga all’oltre. Detto così sembra che sia eccessivo, che si pensi solo a sé stessi, e ci mancherebbe, per trasgredire bisogna essere autonomi, non esiste il contrario. La scelta è tua, poi ti trovi in comitiva, ma il punto di partenza è solo tuo, nostro. Ben venga pensare alla voluttà! La vera trasgressione sta nel difendersi dal rigido semplice, è la tempesta! È correre sotto la pioggia. La trasgressione è una miniera di preziose sensazioni, tutto l’opposto di una mistificazione di sé o una strutturazione momentanea. La libertà è al confine con il benessere ed è figlia dell’anima. Le storie la contengono, quelle del proprio vissuto dal sapore ribelle, quelle con i capelli rossi, le amanti storie, tutte per essere avvincenti. Tutti i vicoli ne contengono un po’, come un quadro storto che ad occhi gentili non viene percepito. Immagina. Quel quadro è storto! Ha un senso o è un caso? Abituato a vedere la trasgressione ovunque, la celebro in teatro, la spettacolarizzo con le parole che trovo dentro al mio vocabolario, ne conio una, “trasgresso”. Pensa tu alle associazioni, per me è un volteggiare di significati, per me trasgredire alle regole della scrittura è una necessità. L’espressione arriva quando decidi, è stimolante come una carezza. Ho molte esperienze a riguardo. Questa è una platea solo mia nell’atto di scrivere, sono l’unico spettatore seduto. È la platea della mia fantasia… che importa se sono diverso da te, assieme possiamo completarci, trovare il tassello in questo grande puzzle, ognuno con il proprio contributo. Il mio stimolo è il tuo, il tuo il mio. Ti bacio con un mio pensiero. Amo essere schietto senza giri, senza commedie, senza i senza, con le giuste pause, lo spettacolo avvolgente ringrazia. Chissà chi legge…

  • Vattene! Dico a te!! Vattene!!! Cosa sei? Cosa vuoi? Sei il mio diavolo, sei una disarmonia, una fuga? Chi sei, cosa vuole dirmi la tua bellezza… sembra tanta roba… vattene!!
  • No!… Aspetta… sono un nuovo modello di coscienza, ti porto il tuo stato primario, la tua essenza
  • Io ti guardo bene. Vedo pensieri sapientiza. Se la tua è frustrazione dell’azione…è meglio che mi lascia stare…
  • Quante cozze mangi?
  • Tante! Quelle che mi pare!!
  • Guardo le tue labbra a contatto con il mollusco, la tua bocca affonda dentro la cozza per succhiare contenuto e gusto… Di fronte c’è chi usa cucchiaio e forchetta per non sporcarsi… chi forse non fa della passione un pranzo
  • Esatto, bravo, celebro la cozza. Questa è la cozza! Magnificenza! Disse la curiosità alla mente mentre erano al ristorante…
  • Ehi! Ti serve sapere che la cozza se cresce in acque prossime a scarichi urbani o in zone ove le correnti marine trascinano elementi provenienti da acque reflue, sporche, può essere facilmente ricettacolo di batteri e/o virus… pericolosi…
  • Ok! Grazie… Queste sono buone… Vuoi assaggiare?
  • No! Grazie
  • Allora che stai a fare qui? Ti ho detto, vattene, lasciami in pace…
  • Sto lavorando sulle regole, sto scrivendo un saggio. Parlo delle regole, quelle che sono esternazioni, avvisi, recinti, obblighi come il cosiddetto mondo fatato… mi ricorda tanto il grillo… sono un messaggero
  • Sono l’esigenza per altri di stabilire un dominio. Forse un senso di protezione
  • È l’esigenza per altri di rispettarlo…
  • È una logica di perseverazione e mantenimento dei propri scopi. C’è un po’ di tutto… un supermercato dei luoghi comuni
  • Di mezzo c’è sempre la paura, l’indecisione, il primo ostacolo alla trasformazione. Secondo te è immaginazione compiuta o non compiuta?
  • Mentre faccio rumore mangiando… Penso. È una canzone orecchiabile, un’altra cosa, un canto di libertà. La trasgressione ha le sue regole d’espressione, la sua condizione inalienabile
  • Dammi una parola e mi metto a parlare, so ballare con ironia, sono capace di coinvolgerti di farmi apprezzare
  • Lo so. Ci credo. La regola, come la intendi tu e i tuoi simili, è un impasto di decisioni, saggezza, lungimiranza, vuoto, “falsa dottrina” in quanto non sperimentata. Più spesso quelle più rigide sono angosce mal sopportate, rifiuti ammonticchiati. Quelli senza humus intendo. La regola può essere un pasticcino, o amara. Ti rendi conto che la regola è di fatto un vuoto, quando è disarmonica, perché per te regola una regola che nel momento in cui non c’è, non c’è niente. Esempio. Se su questa strada non si passa e non ci sono macchine, non c’è regola, non c’è nessuno che passa.
  • Silenzio, pensa in silenzio… ti prego… La disponibilità è la prima accettazione del sé coso che sta ubbidendo al sé cosa. Questo avviene quando c’è attenzione, educazione…
  • Questo avviene in assenza di retorica. Questo è quando entriamo in una zona dove tutto è equiparato, senza giudici, giudizi di giudizi, girotondo di dita puntate. La forma è il primo indizio che c’è il vizio…
  • Oggi parliamo di regole, dovere, disobbedienza.
  • Cos’è un telegiornale su diversivi antiinfiammatori?
  • … palestra per comprendere cosa è giusto e cosa è sbagliato
  • Per te! Facile … è la regola del giudizio dello sfigato. La prima trasgressione che ricordo è permettere ai ragazzi, a me stesso, di mangiare la torta con le mani…
  • Trasgredendo al galateo, all’abitudine, che ci dice di usare la forchetta.
  • Secondo me la libertà è al confine con il benessere ed è figlia dell’anima.
  • L’anima è verità. Come ti definisci fuori dalle regole…?
  • Sazio! Le regole chimiche trasgrediscono alla libertà con la retorica. La voluttà disse “quanto è stupida questa qui…”
  • In questo momento sto trasgredendo dalla mia consuetudine, sono in classe, non capisco bene, ci sono, mi sto imponendo di scrivere un pezzo che rappresenta per me la libertà, il mio fabbisogno di ricerca, la mia storia, il palcoscenico in un mare di ostacoli, di povertà, mentre penso ad un pollo arrosto Silenzi chiassosi, li ascolto, come anche la mia bellissima fragilità, è la mia raffigurazione della trasgressione a casa di dovere e disobbedienza, la regola e il tema. Ho trasgredito l’uguaglianza e l’intimità con l’attrice del mio monologo, con Claudia, e sono andato per i fatti miei con la mia amica Avanguardia, “come è nello passeggiar con Mary”, mi segui? … Proprio perché la trasgressione è il mio motore base… la mia potenza. D’istinto ho realizzato un contatto, ho agito, realizzato l’esperienza… è partita l’idea, la scintilla, ecco perché gioco con te, perché tu sei in me, io sono in te
  • Abbini Trasgressione e Resistenza questi sono altri due personaggi, interessante!
  • Curiosità e Intelletto, siamo noi
  • Si parte da un pensiero che è nato da un secondo pensiero, quello di quando non capisci. Il secondo pensiero lo traduco in questo flusso c’è una iperbole che ho ricevuto, che è l’espressione del movimento che determina il trasgredire, o il non trasgredire, l’immediata bellezza o l’immediata domanda che rimane domanda anche quando trovi una risposta
  • Disse la resistenza, è un’indecenza. Che figo!! Grazie. Sorrido. Come al mercato che giri e continui a girare per trovare la cosa che ti piace, come quando sfogli delle fotografie, è un allenamento amica mia, solo chi l’ha fatto può dire ciò
  • La prima volta che ho parlato di trasgressione sono stata al balcone del mondo ad ascoltare. Mi sono innamorata. La trasgressione è più delle volte solitaria, intima come un bidè. Qualcuno ha lavato i piedi nel lavandino della cucina… può succedere d’estate, bagno affollato… altro spazio impraticabile… se qualcuno ci vede si alza il vento e ci porta uno strillo “che stai facendo!!!”, soprattutto s con candore rispondo “mi fanno puzza… è necessario lavarli”, risposta “ci sono i piatti, dove si mangia”, risposta “embè, doppio sapone, saranno più puliti”, risposta con fuga inorridita o lite furibonda. Una delle cose più belle della trasgressione è l’ascolto, il riderci, lo stare bene… come un bicchiere di vino
  • Trasgredire vuol dire anche soffrire, contenere la rabbia, lo stupore. Piangere di trasgressione, riempire di lacrime felici il tuo viso. E comunque immagino quella donna puntigliosa che ha tutto ben sistemato e niente in ordine. Poi si ambriaca e distrugge tutto
  • La trasgressione è un atto di libertà, generosità. Trasgredire vuol dire gioire, allargarsi. Io e te ci abbracciamo, siamo innamorati
  • Ti racconto una storia vera

Claudia sveglia il gruppo con la sua schietta euforia alle [09:27, del 20/4/2020]: La casa delle regole: Dovere e disobbedienza.  Processo alla trasgressione. Prossimo tema

Buona scrittura

Valentina Selgi alle [09:30, del 20/4/2020]: (dopo 3’)… ottimamente!!😅😅 Grazie

Biginelli Romi alle [09:33, del 20/4/2020]: (dopo i 3 minuti dei 3’) Wow!!!! 😘

Angela Barbera alle [09:34, del 20/4/2020]:(dopo 1’ dei tre minuti dei 3) Bene!!!

Io rispondo …. alle [09:52, del 20/4/2020] euforico: Bel tema, ricco di contrasto, di immagini. Dalle prime reazioni si presume un comune bell’entusiasmo!! Grazie!! Propongo di iniziare sabato alle 16. Così possiamo attenzionare ogni testo con il tempo che necessita e chiudere la chat non oltre le 20. Cosa ne pensate?

La prima risposta la mio messaggio è di Claudia alle [10:09, del 20/4/2020]: Salvuccio 4 ore mi sembrano un po’ tantine. Aiu cchi fari..  E non solo io immagino… Comunque finiamo sempre intorno alle 20,30.  Restiamo alle 18  🙏🙏🙏

Io continuo euforico alle [10:11, del 20/4/2020]: Non possiamo anticipare almeno di 60′ o 30′?

Claudia apre la richiesta a tutti, la rende democratica, uauuu mi piace, alle [10:28, del 20/4/2020]: Ragazzi dite anche la vostra. Ma io preferirei non cambiare orario. Chi non può fino alle 20,30. Pazienza … ci lascerà prima. Bacioni. Buona giornata

Francyart77 capisce senza preferirei e alle [10:31, del 20/4/2020]: Per me è indifferente scegliere voi😘

Biginelli Romi alle [10:43, del 20/4/2020] va di getto: Il mio cellulare dopo 2 potrei usarlo per cuocere le uova!

Sergi sottolinea alle [11:02, del 20/4/2020]: 🤣🤣🤣🤣🤣 (riferendosi al messaggio di Biginelli Romi)

Valentina Romi si allarga alle [11:05, del 20/4/2020]: Per quanto mi riguarda, le 16 è un po’ prestino dato che, come ormai sapete tutti 🥴, ho una peste a cui dare conto, ma naturalmente io mi adatterei comunque in base alla mia disponibilità di tempo: è sempre e comunque tempo prezioso quello che condivido con voi! 😊😊😊. Buona giornata

Biginelli Romi completa alle [11:18, del 20/4/2020]: Scusate ho dimenticato 2 ore.

Valentina Sergi (riferendosi al messaggio di Biginelli Romi) [11:19, del 20/4/2020]: Era solo una poetica ellissi!! 😆 Era chiaro

Fra lirica alle [12:05, del 20/4/2020]: Prima delle 18:00 sono fuori con Uma, la mia pelosa. Restringere ancora il suo orario, e le sue abitudini, già così stravolte non me la sento. Dai che due ore e mezza mi sembrano sufficienti 😉

Io sorpreso non immaginando tutto ciò e non sapendo cosa scrivere porto in campo  e alle [12:18, del 20/4/2020] consiglio una musichetta: molto allegra, buon pranzo

 

Biginelli Romi restituisce il mio dire alle [12:21, del 20/4/2020]: Grazie.

Fra si smarca alle [12:23, 20/4/2020]: Bella, ripresa dalla sigla di “strega per amore”

Parisi Maria come la ciliegina sulla torta alle [18:05, del 20/4/2020]: Gradito il pezzo allegro grazie😊

  • Prima di tutto, me che amo te…
  • Cio che vuoi che arrivi…
  • Senza complicarci la vita oltre una rotonda in cui puoi girare. Una volta l’ho fatto prima di arrivare a casa. Ho girato e rigirato mentre ascoltavo musica
  • “Ho girato e rigirato senza sapere dove andare, ed ho cenato a prezzo fisso seduto accanto ad un dolore.. Tu come stai?” questo è Baglioni… tu come stai?
  • Mangiare per mangiare, o mangiare perché c’è fame
  • Esco con la retorica e faccio una passeggiata in riva al mare
  • Trasgredire una regola è come improvvisare dipende da che tipo di pensieri trovi in dispensa, significa andare a memoria che è la più grande magia in assoluto e il pubblico ha bisogno di lei. Chiamala come vuoi, è solo ARTE

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