Viviana

Elaborare una traduzione di questi cinque brani alla maniera dell’orecchio fotografico* è arduo perché in questa compilation a prima vista non c’è un filo conduttore, o una personalità dominante, ci sono tanti mondi o forse una volontà di depistaggio, per non mostrarsi. Alcune cose sono più presenti di altre come il sogno “yankee”, voglia di ballare, l’operosità, il silenzio dell’indipendenza.

 

 

Footloose by Kenny Loggins:

 

È un rally di montagna laddove l’euforia diventa gioia. Allo stesso tempo un dialogo a distanza ravvicinata o se vogliamo anche una chiacchierata al telefono mentre si va da una stanza all’altra a prendere dell’acqua o a chiudere un rubinetto per la vasca già piena. C’è un po’ di emulazione, c’è un po’ di leggerezza, c’è un po’ di esibizionismo, c’è un po’ di frenesia, c’è un po’ di ballo di coppia e c’è soprattutto un po’, forse tanto, sogno americano. L’America anche in una accezione bigotta conforme al quieto vivere che anche se non lo è viene sempre venduta come un plus. Solo gli americani sanno veramente chi sono.

 

Sempre per sempre by Francesco de Gregori

 

Meglio ascoltare che ballare, perché forse si è più concentrati su di sé. Musica fin troppo evocativa, mistica e molto infreddolita che invita a cercare la verità anche quando pensiamo di averla trovata. Un ritmo costante, una goccia dopo l’altra, un andirivieni di sensazioni in una città straniera, anche qui potrebbe essere contenuto il sogno americano. Un piccolo paese, un rientro a casa dopo aver acquistato una cravatta, che sia alba o tramonto la luce a rarefatta. Un segno di continuità, un diario in continua evoluzione. La ricerca di una poesia, la curiosità.

 

50mila by Nina Zilli, collaborazione musicale di Giuliano Palma

 

Una donna molto efficiente che prepara un picnic e lo consuma già con il pensiero. Anche qui si sente l’America o il nord Europa. Un brano come selezione abbracciante, stimolante, diversiva. Una coppia al balcone di una casa ricca, spettacolo. Molta luce, motivazione ed eleganza. Il tutto velato da un anticonformismo sfrenato. Tratti di una sensuale sensibilità forse tenuta a bada.

 

Soul Express by Enzo Avitabile

 

Finalmente il lavoro, l’industria, la macchinazione operosa. La simbologia della pigiatura dell’uva. Prima lo sguardo al raccolto, al sole, al sudore, ad ogni canto. C’è una bella chiacchierata con un amico, forse un prete che ci incoraggia e a volte ci bacchetta. Ci spostiamo all’operosità del mercato con le urla dei venditori che fanno e dicono di tutto per incoraggiare i clienti a comprare da loro. In questo caos di voci c’è il gusto e il bello di ballare in una relazione con il tribale, l’infinito passato, la coscienza che produce. Un’atmosfera che diventa spettacolo in un confluire di persone che si alternano in una libera danza, mentre si lavora. Eppoi c’è l’India, l’India della guarigione, le favole di oggi e soprattutto le favole di ieri sapienti indicazioni. È un impasto gioioso per pane, biscotti, pesto, pasta fresca. Questo è il bello.

 

Tutto il resto è noia by Franco Califano

 

Notte nel paese, tutti dormono. La luce della strada illumina pensieri e sogni. Una sigaretta accesa accessorio di una esibizionista con un fare così tenace che ci crede. Mangiare a tarda notte mentre nessuno può commentare o giudicare. La luce di un piccolo paese o di una città straniera entra dall’esterno e illumina la casa in una maniera trasversale; si è su un’altalena pur rimanendo fermi. Secondo me se alzi il volume c’è gente che canta con te.

 

* È un tempo di esplorazione del percorso formativo Parlo con la musica elaborato da Salvatore Greco. L’orecchio fotografico sono gli ascolti figurati. L’allenamento continuo ad associare alla musica il vedere e l’immaginare.  Musica filtrata con l’orecchio fotografico; simbologia del sentire in relazione al già ascoltato. Fotografare il reale e il fantastico. Un continuo esercizio, per capire cosa c’è di musicale in quello che vediamo, e di conseguenza cosa c’è in ciò che sentiamo.

 

Una risposta a “Viviana”

  1. Grazie bellissime parole e tanti spunti di riflessione su chi sono, perché sono e cosa vorrei essere. È vero non c è un filo conduttore in questi brani, ogni canzone è uno stato d animo, a volte ribelle a volte riflessivo a volte pieno d amore o in cerca d amore.

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