Anna

Questa traduzione nel principio dell’orecchio fotografico* è stata suggerita dall’incipit di un brano colto nel suo immediato stile da un’occasione in cui si creato un movimento (questo) che ti ha portato alla ricerca di altri sei brani per costruire una playlist. In ogni didascalia trovi metafore aperte. Ti invito a trovare ciò che fa per te.

La tua selezione rappresenta concretezza e idee chiare, coerenza, mi sembra su un binario molto risoluto ed elegante tanto quanto potrebbe essere L’Orient Express, il famoso treno che permette di attraversare l’Europa. Un’immagine che si ripete, dalle tue selezioni, sono i girotondi, forse rappresenta la tua composta componente ludica. Forse un po’ testarda?

 

 

*Orecchio fotografico è un tempo di esplorazione che fa parte del percorso formativo Parlo con la musica elaborato da Salvatore Greco. L’orecchio fotografico sono gli ascolti figurati. L’allenamento continuo ad associare la musica il vedere e l’immaginare.  Le azioni all’interno del sound musicale sono simbologia del sentire in relazione al già ascoltato. Quando compiano una scelta, una selezione musicale fotografiamo il reale e il fantastico in una proiezione tra passato presente e futuro. Un continuo esercizio, cosa c’è di musicale in quello che vediamo, e di conseguenza cosa c’è in ciò che sentiamo.

 

 

Mansfield.TYA x Odezenne

Une danse de mauvais goût 

 

 

Accesso alle emozioni, suoni diversi da una fonte unica: la voce di casa; il sussurro di chi ci vuole dire un qualcosa di romantico a cui non crediamo; la voce di chi non è una garanzia anzi a volte ci spiazza (nel piacere di essere spiazzati, laddove l’idea dell’intelligenza è il primo segnale di gioia e di fascino) anche se non è nel suo pensare. Prendi con chi vuoi una strada di campagna e inventate un nuovo modo di relazionarvi, è forse questo di cui avete bisogno. Assieme cambiate orizzonte, modificate ogni particolare, ogni gesto, ogni modo di comunicare per arrivare ad un punto di partenza di gioia condivisa, l’asprezza forse reciproca è un meccanismo inconscio.

 

 

Desire

Under Your Spell

 

 

Pacatezza, libertà, fuori da ogni pensiero senza controllo, sembra surreale, invece sono stati d’animo autentici, a volte intraducibili. Conti il bere, conti laddove esageri e laddove nell’esagerazione riconosci una quiete mentre chi ti sta accanto premurosamente conta quiete e tant’altro. Spesso ti ritrovi come ad  essere ad un festival in cima al mondo e guardi tutti, attenzioni le loro differenze, vedi chi è più lontano da te, chi più vicino. Sei indipendente e vuoi ballare da sola, è un tuo sacrosanto bisogno, a volte. Tra mille persone emergi e alzi la testa alla ricerca di un sguardo che sostiene il tuo pensiero. Ti piacciono i girotondi come la giostrina dove si gira sempre, meglio se sei con più di uno. Questo brano disegna un tuo camminare verso la montagna o verso il mare, un camminare anche verso una cucina dove sogni tutto questo e dove un brodo caldo illumina la tua sera. Scrivi nel tuo diario che hai voglia di scrivere in un diario sotto la luce dedicata di un abat-jour.

 

 

 

Willie Peyote, Emanuela Fanelli

Risarcimento skit

 

Pacatezza, libertà fuori da ogni pensiero si ripetono e rappresentano coerenza. Un luogo dove si manifesta la voglia di prendere posizione. Contesti il contestabile, senza essere contestabile, senza giudizio. L’apertura alla gioia è infinita perché tanto è il tuo humor, anche se non emerge subito. La felicità è una strada in cui la gioia è il conducente dopo aver messo la benzina, il potere motore.

 

 

Yves Tumor

Romanticist / Dream Palette

 

 

Mare, estate, sveglia la mattina con tutto il carico del giorno prima: il primo sguardo all’orizzonte è ampio. Coerenza nell’eleganza da benessere senza farsi scoprire troppo, puoi rimanere distante dal pensiero di altri, essere composta senza sbilanciarti neanche con le amiche, forse solo una o due ti conosco tanto quanto tu conosci te, o forse di più. Vogliamo parlare del tuo rapporto con i fuochi d’artificio? Rimani incantata dai colori, dall’emozione che provoca e ti provoca il sapore della festa, quella del giorno prima, tutto sta nell’abbraccio che ti porti in giro le prime ore del mattino. Quella prima grande seduzione che cerchi. Forse è difficile che qualcuno la possa dare a te perché neanche tu forse la conosci bene. Comunque sei in una continua scoperta di te. Una rivoluzione, una infinita scoperta come sapere di saper andare su gli scii e azzerare la paura

 

 

Negrita

Che Rumore Fa La Felicità 

 

 

 

Adolescenza indipendente, giochi da teenagers, loop di pazienza e determinazione. I tuoi genitori che parlano e si amano. Da questo sguardo decidi l’indipendenza. Biciclette al mare, giochi oltre la tua età. Il primo amore non si scorda mai e forse non si raggiunge più perché quel pizzico di incoscienza lo fa sentire unico, indistruttibile. Serve il binario, serve, ti serve quella responsabilità che sostiene i tuoi progetti di qualsiasi era; la capacità di resistere e vedere il divertimento alla radio o in televisione; la fedeltà che ti contraddistingue. Un pregio, o forse chissà un limite, la libertà, come ballare in mezzo ad una piazza indipendentemente da altri, chi balla e chi non balla.

 

 

 

Thom Yorke

Traffic (early)

 

 

Sintonia, ricerca di una festa paesana. Ti piace il movimento e non provi neanche a fotografarlo, lo tieni in memoria così, semplicemente. Chissà chi c’è su Marte, chi abita quel pianeta. Chissà chi abita in quella tua vecchia casa, chissà se è come l’avevi tu. Tutto continuamente si trasforma. Quando imparerai a dipingere, non ti basta una tela piccola, vuoi uno spazio gigantesco per scrivere e disegnare, qualcosa forse anche intrasportabile, che rimane lì ad ancorare ogni tuo fare. Pensi al sociale a chi sta peggio di te, a chi soffre, a chi deve compiere un viaggio infinito per trovare la sua dimensione, come dalla terra a Marte. Questa gente ti assomiglia. Anche se non siete gli stessi nel tuo animo c’è l’esploratore che taglia gli arbusti per farsi spazio nella giungla o come quando vai ad un party, ti piace farti spazio tra la gente come alla festa di Sant’Agata. Ecco la metafora ci porta una buona idea per capire la tua fede, dove indirizzare un pensiero mistico, una meditazione anche sotto ad un albero in mezzo ad un cocente contesto. La bellezza è che sai che lì vicino c’è casa tua, nei paraggi. Il tuo sguardo e le tue dinamiche sono diversi in un continuo cambiare, è incredibile come da un contesto trash  fuori da confini e contesti subordinati tu possa trovare un clima di eleganza inverosimile e diventare una principessa. Chi ti conosce non ci crederebbe. Forse solo quelle due persone che ti conoscono bene, forse tua madre, forse è il suo sogno che vuole diventi il tuo. Per adesso forse prepari il presepe e/o l’albero di natale. Forse metti a centro tavola le decorazioni convenevoli, fuori ci può essere di tutto, per te non cambia.

 

 

 

Subsonica – Tutti I Miei Sbagli

 

 

 

Un palcoscenico, oltre la copertina, un suono di un campanello, una sigla di apertura, una suoneria dedicata, una confusione inutile. Sei ferma in mezzo al trambusto, l’immagine che vorresti che altri avessero di te, in un fermo immagine di un timelapse. Torna il girotondo, la giostrina, la spensieratezza, ogni gioia conquistata, lo spazio trovato. Raggiungere la meta, il puntiglio su ogni cosa, la testardaggine. Una radio accesa ad alto volume mentre la casalinga accudisce casa, felice.

Una risposta a “Anna”

  1. Descrizioni che danno spazio a una ricostruzione visiva di se, immaginandosi quasi in terza persona nei contesti presentati, come quando ci immergiamo nella lettura di un libro, con la differenza che qui il protagonista sei tu.Trovo ogni descrizione stimolante, poiché personalmente rispecchia parti marcate di me esistenti e parti esistenti forse internamente che vorrebbero emergere o riemergere, ma anche quella sognatrice. In questo piccolo gioco ho visto un interessante e originale modo di riflettere sulla propria persona. Complimenti e grazie

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