Metafisica e metamorfosi

Alla ricerca di connessione per anime gemelle. Per allargare il sapere, per avere risposte, per creare valore. Cambio di prospettiva, desiderio di contemplare in due ciò che accade. Inquadrare un quadro alla parete accanto ad un’altra persona. Questa idea arriva dopo ampio ragionamento. Nel frattempo tra cucina e soggiorno stamattina scrivo il fluire del mio sentire come sempre, metafisica e metamorfosi. Oggi il mio diario cartaceo è pieno, serve comprare uno nuovo. Da anni e anni conservo a zapping nel migliore dei modi tutte le sensazioni che mi porto dietro da ogni vissuto, preferisco la mattina, qualsiasi momento è possibile. Eccomi in questi giorni (lavori, risposta a mia sorella Paola, progetto attività varie, ricerca di collaborazioni, studio), eppoi ieri sera in particolare. Mi piace decodificare i suoni che stanno attorno a me, quel sentiere percettibile e impercettibile che vivo, il ciò che mi nutre di gioia e/o di domande. Vivo un momento interiore complesso (la pancia gonfia è l’evidenza) e allo stesso tempo benessere, traguardi, nutrimenti dell’anima, esperienze che fanno il loro corso, che sopperiscono ad alcune mancanze, posso dire sorprendendomi. Sono effetti di consapevoli azioni (decisioni) poste con fede e determinazione nel momento che mi è stato chiaro che amarsi è il primo fabbisogno. Tutto mi porta a pensare di avere soddisfazioni. Intendo il piacere per esempio di essere stato ieri sera alla consolle come dj per la festa di compleanno di mio genero, il marito di mia figlia Chiaralea. In questo contesto determinate separazioni tra il personale e il chimico di conoscenze alternanti si sono annientate. Attraverso gli occhi di altri avviene una continua e magnifica scoperta di me, la dichiarazione del talento. Scopro e abbraccio la mia anima senza avere bisogno di niente altro. Quando in passato ho sentito l’espressione “essere un guerriero” non pensavo che avrei provato lo stesso in questi momenti. Si! La percepisco questa misura, adesso come ieri sera. Attraverso ogni sfida e mi godo il silenzio (l’apparente solitudine), frutto di una scelta, di una coraggiosa rinuncia a quei vuoti generati da relazioni fittizie. Vado avanti scrivendo la traduzione di ogni dettaglio, di ogni scelta continua. So che la lettura migliore di un vissuto è dopo qualche tempo affinché questo diario del susseguirsi di attimi sia una traccia del mio potere, domani è già come un racconto in divenire

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