illuminazioni

reagire alla disperata, vincere sui propri limiti

” e mara li aveva mandati per indurre Siddharta ad abbandonare la sua ricerca”

” sembrava che mara fosse stato sconfitto, in realtà egli non aveva rinunciato alla battaglia, ed ecco che attaccò di nuovo:

-tu che ti inoltri dove nessun altro osa, vuoi essere il mio dio

-architetto finalmente ti ho incontrato, tu non ricostruirai più la tua casa

-ma io sono la tua casa, e tu vivi in me

– oh signore del mio ego, tu sei pura illusione, tu non esisti, la terra mi è testimone

“Siddharta aveva vinto la battaglia contro un esercito di demoni con la sola forza dell’amore e della grande compassione che aveva trovato in sé, e così aveva raggiunto la grande calma che precede il distacco dalle emozioni, si era spinto oltre se stesso, era andato oltre la gioia e il dolore oltre ogni giudizio, e poteva ricordarsi di essere stato una ragazza, un delfino, un albero, una scimmia, si ricordava della sua prima nascita e delle migliaia che erano seguite, ora vedeva oltre l’universo. Siddharta aveva visto la fondamentale realtà di tutte le cose. Egli aveva capito che ogni movimento nell’universo è un effetto determinato da una causa. Ora sapeva che non vi poteva essere salvezza se non vi è compassione per tutte le altre creature, e da quel momento Siddharta fu chiamato il Budda, il risvegliato”

Another Level

il potere dell’intuizione, il potere della saggezza è un meccanismo mentale che va alimentato ogni giorno come adesso qui mentre scrivo con questa luce e odori di mattina presto, la selezione di iTunes mi propone una colonna sonora per questo mio pensare

ballo

ascolto un brano suadente e aperto a vibrazioni del proprio essere, una musica che arriva con naturalezza e procede talmente incondizionata da ciò che c’è o non c’è che richiama la verità, l’assoluto individuale è ciò che mi fa crescere

spazi di riflessione ecco cosa ci serve, spazi di esplorazione per migliorare, queste sonorità possono essere un buon punto di partenza per fare una pausa, meditare per le prossime azioni, come la preghiera strumento di trasformazione

o ci si ferma accumulando dubbi o si alimenta la saggezza per risolverli

buona giornata musica

fotografo da una vita

regali come gentilezza, regali come imperativo di eleganza, sovrana brillantezza, spettacolo

questa è una mia foto, scattata durante un lavoro per una festa privata, allineo questa immagine con la musica che ascolto

questa è uno scatto che presenta i miei amati assistenti: la curiosità, il candore e l’attimo che mi permette di coglierla e portarla a casa, condividerla

in punta di piedi perlustro la mia anima alla ricerca dello stupore, lo stesso di quel noi, di quella infinita potenza

l’essere coerenti, è il noi di un incontro, lo sguardo, una foto

tutto ciò che è il mio immaginare incontra la suggestione e diventa un gioco fresco e assoluto nel suo essere appartenente e vissuto

sento come scandisce bene il suono questa danza balcanica, sento che forza mi da l’agire per questa e la prossima foto

sento ribaltare l’aridità di un messaggio per la fragilità di un’esperienza in un gesto deciso di passione che contiene soluzione e rivoluzione, sento la magia di un anniversario dentro una giorno qualsiasi

il sapore della mattina condisce bene le mie sensazioni abbraccianti, le evoca, le distribuisce, le contempla, le mette in fila per ammirarle una ad una, sento il procedere, attraverso questa parata di armonia, i baci

apro ogni finestra, faccio luce, un colore che si espande, un potere sorprendente, che bella sensazione, illuminare

il millesimale è l’essenza di ciò che siamo, del canto, di questa musica

nasce un pensiero scandito dal vociare interno della contemplazione, dall’amore che si aggira dentro di me impaziente, naturale, pulito

quell’amore che sembra sfuggito e invece sta giocando a crescere, procede fiero austero sorridente, quell’amore che lo è

cogli l’attimo senza giri di parole uso il ritmo di queste note, un passo gitano ricco di sguardi, magnifiche espressioni

ci vuole solo tanto coraggio, per essere sé per fare di ogni cosa un bacio

la strada

un random musicale per aprire la giornata, questo è il mio sempre

decidere cose che manco sai, per gustare un ritmo che ti arriva dal suono, dalla sua evocazione della melodia, mentre ogni pensiero nuovo/antico si mette in fila per stupirti e abbracciarti come fosse il tuo amico fraterno

questo brano è un’ovazione, una struggente visione allargata, un mungere una mucca e averne il latte, un latte benefico che assapori e che condividi con un semplice gesto

porgere una tazza piena alla persona che ami per costruire assieme un nuovo giorno allargare un amore, contemplarlo come si fa con il suono di una tromba

l’orchestra si innalza in questo volo perlustratore ad ammirare tutte le bellezze che ci circondano e che distratti da veri o presunti malesseri non riusciamo a goderne

la missione sta in questa pazienza

la sfida è fare le giuste pause, usare la calma come metro di movimento, per costruire qualcosa di fortemente autentico per me senza ascoltare altre voci disturbanti, senza demolire

fare spazio per cogliere soltanto il necessario

costruire

sfida mentale

Ogni cosa che abbiamo fatto, le persone che abbiamo incontrato, che incontriamo, le emozioni che abbiamo provato, che proviamo, contribuiscono e hanno contribuito a creare la persona che oggi siamo

canzone

Questa è una foto scattata stamattina all’alba, mi piace molto. E’ un sole vigoroso che illumina la giornata. Grazie. E’ la giusta copertina per il testo di una bella canzone che ci racconta una storia d’amore

Sto lavorando da un paio di mesi al mio nuovo film che ha per titolo provvisorio la parola UOMO “scioccante” mi sembra una piacevole e desiderata affermazione. Ci colgo ogni cosa

diario

Sabato 21/07/2018

Lunedì 23 luglio 2018, ci saranno le riprese di una scena del film documentario Uomo, titolo provvisorio, di Salvatore Greco. Un scena basata sull’improvvisazione

È proprio questo carattere di improvvisazione il punto che crea maggiori domande, nel mio caso perché non venendo da un ambiente di produzione cinematografica non parto da delle basi strutturate e consapevoli. Sarà necessario coordinare delle persone tra loro affinché tutto possa riuscire. Probabilmente ci saranno molti attimi di confusione, gli elementi in gioco sono molti e i tempi sono abbastanza ristretti. Nonostante questo la curiosità è comunque alta.

Non è sempre facile stare dietro al libero entusiasmo del signor Greco e probabilmente lo stesso dirà che è il mio “sabotatore” a parlare , spesso sento il bisogno di avere un quadro più schematico e concreto della situazione, non mi viene molto facile improvvisare in questo senso, ci proverò.

Estratto di scena interno/esterno giorno.  La compagnia teatrale Capolavori sta provando una breve scena di un lavoro più ampio. Questa è una prova propedeutica alla creazione di uno spot promozionale. Come girovaghi circensi, attori della commedia dell’arte, gli artisti mettono in campo ciò che hanno, ciò che sanno. Spinti dal loro leader, un capo comico, un po’ burbero, di poche parole e conoscitore dell’aspetto più culturale e profondo del teatro, il gruppo composto da regista, attori e tecnici cerca di trovare nuove opportunità, mettere in scena la loro verità se pur dolorosa, capirla e trasformarla. Rappresentare l’aspetto incosciente e poco produttivo che ha caratterizzato il loro da farsi e che avrebbero voluto chiamare lavoro. Concetto di un’arte retribuita. Quando c’è stata non hanno saputo mantenerla. In queste stato d’animo la compagnia gioca il tutto per tutto, cerca un produzione per sostenere i valori da mettere in scena. Ecco perché hanno deciso di realizzare uno spot per attirare nuovi consensi, a seguire reddito e riconoscimento. Il regista si sta impegnando in questa nuova sfida.

Parlando dei film e degli spot pubblicitari: gli spot richiedono una maggior lavorazione rispetto a un film di due ore circa, sia in fatto di tempo che di riprese e montaggio. Questo concetto penso possa rifarsi anche al lavoro di montaggio del teaser Uomo, che sto curando, che sembra in dirittura d’arrivo, forse… che vuole esprimere il carattere personale e surreale del concetto di Uomo. Felice di esserci, in un documentario, in una  improvvisazione che vuole colpire l’interesse dello spettatore.  Giulia, Assistente di produzione

“La comunicazione è un fattore vitale per far funzionare bene una troupe. Occorre stabilirla prima di cominciare a girare, perché dopo, sul set, sarebbe troppo tardi”  Bernardo Bertolucci

crew

Questa è la crew del mio nuovo film dal titolo provvisorio  UOMO: Giada, Marcello, Roberto, Giulia e Daniela.  Belle persone

La base, la scintilla creativa, il tema dominante che sta al centro di questa nuova esperienza, questo film documentario, è il trasloco, quel genere di agire che rappresenta, per necessità o scelta, una nuova cosa, il nuovo essere, la nuova connotazione, il cambiamento. Il trasloco è di per se l’idea stessa di fare ordine e andare in uno spazio più consono a ciò che desidera, un migliorarsi. Per ognuno il traslocare è diverso, un momento in cui si decide dove collocarsi, dove scegliere cosa mettere o non mettere negli scatoloni, cosa trasportare da un luogo ad un altro.

Il film vuole raccogliere gli aspetti rivoluzionari dell’uomo, maschio, che opera queste scelte, e renderli strumento di una ricerca personale. il primo ad usufruirne sono io