Amalia

Mi appresto a fare la traduzione di questi otto brani ricevuti con WhatsApp secondo la modalità dell’Orecchio fotografico che fa parte del format Parlo con la musica al quale lavoro dall’infinito passato, in una modalità di ricerca, prima di tutto una passione. Ogni giorno la coltivo con specifiche elaborazione come questa che stai leggendo. Colgo la spontaneità degli incontri. Se scorri le pagine di questo blog ne trovi altre, tutte diverse, perché come i quadri astrali pur essendo nati lo stesso giorno nello stesso luogo cambia la percezione data dalla storia che ognuno si porta dietro composta dalle più disparate condizioni. Come la musica, due persone cantano la stessa canzone in maniera completamente diversa, dato dal loro costruire il tempo. Quello che leggerai è una descrizione senza tempo, senza un inizio e senza una fine. Al tempo presente, è a ieri e a oggi in fasi libere di esprimersi che possono essere spaziali, omogenee, reali e surreali. Per scrivere quello che leggerai ascolto per intero il brano, mi fermo per annotare vastità di pensiero, ed elaboro una scheda interpretativa che ha un valore prima di tutto di relazione tra la musica e la persona che l’ha scelta. Immagina un jukebox dove al posto delle musiche ci sono le carte dei tarocchi. Non è così semplicistica la cosa come la immagini e una raffigurazione rappresentativa del modo in cui elaboro quanto leggi, brano per brano. Anche questa introduzione è diversa da altre perché nel lavorare alla tua playlist mi sono imbattuto in abbinamenti interessanti inaspettati. Questa selezione è la tua, che hai elaborato in breve tempo, in parte spontaneamente e soprattutto senza sapere dove ti portasse, quindi senza condizionamento architettonico cosa che può rendere il risultato, se lo si accetta come tale, sfalsato, poco autentico. Sono brani che ti piacciono, che ti dicono qualcosa, che ti evocano situazioni o desideri. Da questo punto di vista il concetto della scelta e della musica che si potenzia ogni volta che la scegliamo e la partecipiamo portandola con noi e nel sé aggiungiamo significati.

 

 

 

Solomon Burke – Cry to me

 

L’identità dello spazio è fondamentale per te. La routine è un segnale di depressione. Decisa e impettita, in mezzo a flash e riflettori ti muovi, l’importante che non inquadrino te. Una star seduta in un salotto, anche impolverato, a sognare. Capacità di ballare con la mente e se è proprio necessario con il corpo. Per fare il DJ io per primo ballo con la mente. Quando ci si libera con il movimento fisico, per mentalisti come penso di essere, è l’apice e l’inizio di grandi sfide, di nuove conquiste. A te piace vedere ballare, è possibile dare un nome alla sensazione. Si parte con questo primo brano che delinea un gusto musicale profondo e magnetico tanto quanto disordinato e imprevedibile. Si sente una voglia di aggregazione, forse una vera necessità, rimanendone distanti se si tratta di retorica; aggregare sta nel condividere ciò che senti in arte, che sa di poesia. Potenzialmente è così, non so quanto in pratica lo è per te. Questo brano permette la visualizzazione di un rock ballato in due, molto lento e piacevole. Nei fatti questo esprime il senso di conquista. Si può dire che decidi i tuoi tempi naturalmente e li decidi anche di chi ti sta accanto anche senza volerlo. Chi sta con te vive diversamente le tue emozioni solo in certi casi corrispondono. Questo brano esprime amore e frammentarietà.

 

 

 

Chantal Chamberland – I’ve got you under my skin

 

Questo brano potrebbe essere raffigurato alle prime battute come il cartello in hotel, si prega di non disturbare. Mi hai fatto vedere delle foto in cui si vede che sei davanti ad un microfono nell’intento di cantare. Forse questo brano rappresenta questo e il genere del tuo repertorio. In tutti i casi fin dalle prime battute si percepisce questa tua presa di posizione di spazio, relazione e postura che è molto mentale e profondissima, nel senso di qualità del pensare. Può rappresentare una continua vestizione e svestizione. Forse non sai bene in questo fluire di sensazioni se vuoi e puoi condividerle. Ci vuole molte accondiscendenza per stare dietro al tuo sguardo in continuo movimento. Torna il tempo del ballo, come per il brano precedente, molto evocato, sentito e poco rappresentato, mostrato, vissuto. Suppongo sia il tuo fluire un manifestarsi di un pathos mentale, immaginifico. C’è tanta potenza, ce ne tanta senza limiti e confini, senza età e identità. Si sente la libertà di chi va oltre le percezioni dell’ambiente in cui vivi, ti trovi. Mi piacerebbe assistere all’ultima fuga da un luogo che non ti si addiceva. Possiedi una grande dote e voglia di immaginazione continuamente, se scrivi poesie forse è difficile leggerle in quanto non sei abituata a condividerle o se lo fai usi cautela.

 

 

 

 

Joe Bonamassa & Beth Hart – I’ll take care of you

 

Un negozio di moda con toni di intimità infinita. Il tuo stile molto ampio si può definire diffuso e soffuso. Un travaglio, un continuo camminare nella natura delle cose, della dipendenza che portano. Cammini per le città, la natura come nel tempo. Su queste considerazioni immagino per te la scena del film Notting Hill in cui Hugh Grant dopo una delusione attraversa il mercato da una stagione all’altra. I tuoi desideri sia nella inconsapevolezza che nella consapevolezza li conduci verso modifiche continue. Aggiustamenti, aggiornamenti. Ogni volta è una scoperta, una nuova festa, una nuova esperienza. La chitarra elettrica che domina la seconda parte di questo brano segna lo scollamento con la realtà, l’evocazione diffusa di un immaginario, di un sogno ripetuto, perché tu sai che la terra è vastissima e il tuo presente può essere completamente esterno a ciò che è la realtà del momento: più espressioni, due o più pensieri. Vuoi a volte, o vorresti, tanto più di ciò che hai senza un vero impegno, è un po’ come entrare in una agenzia di viaggi, prendere un catalogo e immaginare che prima o poi acquisti questa o quella vacanza.

 

 

 

Alison Moyet – That ole devil called love

 

La tua musica risuona. La tua vita è come una grande orchestra. Ti si immagina come direttore dell’esecuzione e ti vedo anche come un sensibile DJ, una possibile  collega. Queste tonalità serrate, monotonie che ascolto, fin adesso, in parte è una mancanza di luce che ti rappresenta, una donna della notte. Ti vedo camminare in strade illuminate dai lampioni, dalla luna, al buio dove il tuo fare o i tuoi pensieri possono spaziare. Sola o abbracciata a qualcuno, a piedi scalzi o vestita elegantissima, o in pigiama. È sempre un viaggio anche se ti trovi nello spazio ristretto di una stanza. Quante volte apri il frigorifero per assaggiare o bere qualcosa? Lo vedo come un gioco di seduzione. Attraverso il cibo si può approfondire una visione delle sfumature sotto forma di conoscenza di sé. Conoscersi fa sempre bene.

 

 

Shirley Bassey – Get the party started

 

Shirley Bassey come Elfo, cantante catanese, sono espressioni di un’età e di una curiosità ampia o meno ampia. Questo brano rappresenta una serie tv, mi sembra che parli bene della tua vita attraverso i suoni, come se fosse per te naturale. Buon rapporto il tuo con la musica, quella che mi stai proponendo che ti rappresenta. Scrivi, reciti e produci un continuo assieme di scene. Dopo quattro brani monocorde arriva la dinamica che rappresenta uno stacco, o forse vuoi rappresentarlo. Forse il modo di aprire gli occhi la mattina, porgerti al buon giorno, almeno finché non ti scontri con la possibile realtà, tu vivi un approccio dinamico, anche se fuori c’è brutto tempo. Le tue scelte sono veloci e spesso inconsapevoli. Con questo brano finalmente ti porgi al ballo, lo fai senza la timidezza che rappresenti  e che fin ora hai raccontato; senti il sapore della libertà. Puoi metterti all’azione, sfidarti con un abbigliamento comodo a dirigere un gruppo di persone in una coreografia o pantomima da te liberata dalla fantasia; più difficile se costruita sulla carta.

 

 

Amadio mio – Pink Martini ft. Storm Large

 

Storm Large è molto bella, la trovi senza i Pink Martini in una puntata di America’s Got Talent del 2021 in una forma molto introspettiva da attrice. La bravura oltre il saper cantare, un bellissimo senso di libertà e coscienza, con la bellezza che evoca questo tipo di esibizione. Sono tipi di espressione che a bocce ferme diventano intraducibili tanto sono tanto. Per passare alla tua selezione di dico che conosco bene questo brano, questa cover. Fa parte dell’amore per la vita, della sua estensione, della sua bellezza caparbia, lo dimostra questo nuovo ascolto e della resistenza a intemperie naturali, caratteriali, logiche e illogiche. In questo brano la carica sensuale vocale e visiva della sua interprete assume connotati più ampi dati dalla sua spettacolarizzazione orchestrale e lo spettacolo all’aperto, di giorno. È un brano di nicchia, da trovamusica di passione, è di tutti e no per tutti. Porta all’idea che chi ti sta accanto, nella generalizzazione di massa, conosce poco di te e cosa pensi. La vera saggezza è alla base di tutto. Questo brano nel suo andare è un film come le costellazioni familiari. Gli arrangiamenti e i vocalizzi ci portano in un mondo reale da fiaba. Un brano di valore che si può ballare ovunque fin sulla luna e allo stesso tempo è difficile da sintonia in quanto è tanta roba. Lo farei cantare ad Astrifiammante  la regina della notte nel Flauto Magico di Mozart. Questo è il tono imperiale che puoi e sai vivere e che a volte gli scherzi della vita ti negano. O forse per precise scelte in controtendenza con vissuti familiari. Sei una vera sorpresa cara Amalia. Ed ecco che interrompo questa traduzione ti inoltro con WhatsApp un brano che ti puoi permettere: https://youtu.be/Te-P5BG2PA4 un brano che esprime la potenza del visionario chiuso da una mente padrona. La bellezza della ricerca e della curiosità dipende dalle scelte. L’allargamento degli orizzonti è la prova del valore che si costruisce e si prova.

 

 

 

 

Caro Emerald – A night like this

 

Una doccia, un nuovo sogno. Si può fare l’amore con la testa. Diventa un cerchio magico quando ci lasciamo andare senza pensare, oltrepassando il controllo della mente che più delle volte mente. Questo è un brano che presumo ti sia arrivato d’istinto seguendo la scaletta. Un brano che serve ad esprimere se stessi, l’istinto. Manifesta l’improvvisare della libertà dell’anima alla quale Amalia normalmente dai poco retta o trova distrazioni per non risponderle. È la sequenza che ci comunica questo aspetto di te. Per spiegare questa equazione ci vuole molto tempo, accogli il sunto per come lo leggi. Ti capita di prendere per buona la fatalità senza andare fino in fondo o restare ferma per più tempo. Alla tua immaginazione hanno accesso solo gli eletti da te. Le cose importanti in primo piano sono la tua coerenza,  la tua intensità di vedute chiuse a volte in un labirinto che blocca una fuga. Libertà, dolore, capacità di dominio su ogni tipo di situazione. In tutto ciò c’è la coerenza intesa come continuità anche se immagino certe confusioni in cui ti sei trovata. La bellezza sta in una pausa, in un caffè, in un attimo dove si ascolta l’universo e i suoi infiniti colori. Scegliere è sempre complicato per chi vorrebbe portarsi a casa più storie.

 

 

 

Creep – Karen souza

 

Il pianoforte è sempre gentile e apre lo spettacolo nel miglior modo. Prima di entrare a dialogare con questo brano faccio due considerazioni. La prima è che ti avevo chiesto di inoltrare sette brani e questo è l’ottavo. Abbondanza, generosità. La seconda che mi sembra un volere comunicare in maniera struggente e millesimale come Carey Mulligan nel film Shame che canta New York, New York in maniera intensa e distaccata. Copio e incollo il link  https://youtu.be/f4_gDeuuN2E. Il brano precedente poteva essere una sigla di coda, questo rappresenta la continuità quindi per il tuo profilo è coerente. La continuità è data anche dalle tante voci di donne, nessun brano al maschile. I maschi ti sono serviti in questa storia con come orchestrali. Predominanza di capelli scuri, a parte Storm Large che è bionda. Bionda è luce o colorata. Luce che va oltre il mood della notte che è stata la tua cornice in gran parte della playlist. Creep è un brano storico e questa sigla è interessantissima. La versione in oggetto evidenzia il gioco e la bellezza della stramberia, la sua forza. Le stramberie sono patrimonio dell’umanità. Torniamo al piano bar, al film Shame, al sincopato della richiesta, del voto di condivisione. Ci hai presentato la consapevolezza di una commedia musicale fatta con vita vissuta e immagino scarsamente pubblica se togliamo tutte le rappresentazioni reali quanto irreali. Questo brano mostra tutta la tua personalità pazzesca il tuo essere oltre i confini stereotipati. Solo tu hai la combinazione di ogni cosa, ti sei pentita quando hai dato coordinate ad altri, non le hanno sapute apprezzare, valorizzare. Questo brano rappresenta anche un urlo, un potente acuto, che oggi la vita ti ha permesso di fare uscire, sono felice di averlo raccolto. Puoi vedere il finale del film Ortone e il mondo di chi. Un urlo potente dove te la godi senza accontentarti e genera nuovi orizzonti.

Che dire? Ripeto che questa playlist è stata una autentica sorpresa.

 

Una risposta a “Amalia”

  1. Questi sono brani che amo (anche cantare) e che sento mi “risuonano” in tanti aspetti. La MUSICA è parte fondamentale della mia vita e un modo di via di fuga in spazi miei al di là della pubblica immagine quasi sempre impeccabile. Mi rispecchio molto in questa lettura dei brani da me pensati sul momento !!!

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