Tinder

Esiste una autentica compatibilità oltre i confini del dubbio, nelle sperimentazioni di uno scorrere visivamente tipologie diverse di persone consenzienti a destra o sinistra?

 

Il manifesto e aspirazione di Tormento, giovane metalmeccanico in provincia di Belluno è la continua ricerca del due. Si domanda se esiste la bellezza in accordo con il proprio sé. La voglia di essere capita, amata, coccolata. La voglia di esprimere il buon gusto per la tavola con chi lo apprezzi in amore, questi sono i propositi di Colonia giovane studentessa al 3° anno di Chimica all’università di Padova. Vivono a 130 km di distanza, come due mondi indefiniti, le loro vite sono lontane dalle loro. Tormento lavora fin da ragazzo, la sua famiglia è metalmeccanica da sempre. Colonia studia con disciplina, la sua famiglia si prodiga per il suo futuro per la sua docenza. Entrambi fanno lunghe passeggiate a piedi lungo la campagna, al bordo della periferia, seguendo i sentieri del centro. Amano la fotografia. Conoscono tanta gente, le loro comunità sono piccole realtà in cui anche solo se ti saluti durante una passeggiata, puoi dire che hai incontrato un amico. Navigano in una solitudine che esplorano ogni giorno. Entrambi sognano un dialogo prepotentemente attrattivo, da baciare. Tormento legge James Hillman, l’ha trovato ad un mercatino dell’usato e lo ha con sé in ogni pausa. Legge a mensa, in bus, in bagno, sul comodino. Colonia sta completando un libro di Margaret Mazzantini, è stato un regalo per il suo 21nesimo compleanno. Il suo spazio di lettura preferito è la poltrona del soggiorno di casa, a volte in bagno o in terrazza sul dondolo. Sa di essere già vecchia, le piace. Tormento ha da poco interrotto la sua relazione con Sostenitrice perché ha sentito di non amarla come lei ama lui. Colonia è stata lasciata da Garzone perché ha cambiato città. Alternano stato su WhatsApp con foto diverse. Oggi Tormento ha posto un’immagine dell’alba, Colonia di un balcone fiorito. Il brano preferito da Tormento è Runaway di Del Shannon. Il brano preferito da Colonia è Love is a bitch di Two Feet. Se non ti conosce alla stessa domanda si nasconde dietro Un senso di Vasco Rossi. Sfogliano i social con curiosità. Garzone preferisce Tumblr, Colonia Instagram. Lui posta auto da corsa, lei ricette di cucina. Tormento fa colazione quasi ogni mattina al bar vicino la fabbrica, Colonia in pigiama nell’elegante cucina di casa, spesso con i suoi familiari. Un giorno ad una festa, Tormento a casa di Allodola in Via degli Spervieri e Colonia a casa di Murazzo a Tortello la campagna fuori città, avvertono un “non so bene cosa”, la sospensione del tempo, l’amore per sè. Il perché bisogna chiederlo a Giove che si è messo in contatto con loro. Mentre ascolta un brano da Song of key o life, non sa bene neanche lui perché adesso, sa con certezza che Tormento e Colonia si incontrino. Corteccia dice a Tormento, conosci Tinder? Lungomare dice a Colonia, sono su Tinder, prova anche tu. Nel secondo capitolo della Socializzazione applicata nel flusso esplorativo del nuovo millennio in funzione alla fusione delle zavorre in un tratto esistenziale della moderna società, a pagina 58 si legge “Questa storia nasce da un match”

Saggezza

Il cambiamento parte da ognuno di noi, cambiarsi per cambiare. Le celebrazioni o inviti a riflettere servono per puntare l’attenzione e fare riflettere. L’essenza a mio avviso è una responsabilità comune e condivisa, il dovere di entrambi, di tutti, di creare valore con un unico mezzo, il rispetto. Amare se stessi è già un buon punto di partenza. Questa è un’altra giornata mediatica di vetrine piene di “la penso anch’io così”, una altra giornata di vetrine piene di “ricerche di attenzione”. Hanno ragione tutti. Come disse il buon Antony “Tutto quello di cui abbiamo bisogno è dentro di noi”. Meno male che c’è la fede

Visionariamente realista

La consistenza del sogno, maturata da esperienza e fede, prende forma in una volontà

Visionariamente realista

Sovrabbondanze

di spaesati pensieri.

Euforia.

Gioia, necessità,

condizione appagante,

linguaggio cognitivo.

Colgo, godo.

Traduco

lussuria in scrittura

Gypsy

Gypsy, serie di Netflix, particolare, interessante, non del tutto classificabile, chiude con questa dichiarazione di Jean Holloway, interpretata da Naomi Watts.

La radice del bullismo, ciò che spinge a quel comportamento, spesso deriva da una ben radicata mancanza di stabilità da basi che non sono mai state solide, prevedibilmente le persone vittime di bullismo sono portate a diventare dei bulli loro stessi. Vogliono fare soffrire gli altri soprattutto perchè sono loro a non voler provare dolore. Forse cercano di distrarsi con minacce e bugie perchè non vediate la loro verità, il loro senso di colpa, la loro vergogna, è profondamente connessa con il loro passato, alle loro esperienze. Perfino alla loro educazione. E ci sono persone che vogliono il potere perchè non vogliono più sentirsi impotenti. Gli serve uno sfogo per avere davvero il potere, lo si deve esercitare su qualcosa o qualcuno. Ma non riguarda solo qualcuno o qualche situazione. Le persone che davvero desiderano il potere in realtà cercano di controllare una sola cosa, se stessi

Sono passati soltanto quattro anni da quella prima stagione di  House of Cards che, lanciata nel 2013, fu la prima serie originale Netflix; eppure sembrano molti, molti di più. Perché nel frattempo il colosso dei servizi streaming ha lavorato costantemente per fare sì che la sua proposta anche in termini di contenuti proprietari fosse all’altezza non tanto dei diretti concorrenti (che, per il momento, rimangono anni luce indietro) ma anche degli altri canali televisivi, a pagamento e non, come per esempio HBO o AMC.
Che ci sia riuscita o no, e non è certo questa la sede più indicata per discuterne, senza alcun dubbio possiamo dire che il catalogo originale Netflix non è solo molto ampio e dalla qualità media decisamente elevata, ma ha anche il grande pregio di avere grande varietà: commedie e sitcom, fantascienza e horror, drammi storici, cinecomic e perfino musical; ed in più un paio di serie di culto come The OA o Sense8 difficilmente classificabili.

Fonte: https://movieplayer.it/articoli/gypsy-la-recensione-della-serie-tv-netflix-con-naomi-watts_17663/

Indaco

Indaco il colore legato alla visione meditative, le funzioni più elevate del pensiero, corrisponde al terzo occhio. E’ il colore dell’intuito che sostiene la riflessione profonda. Ha un forte potere rilassante e per la sua alta vibrazione ha la capacità di allargare la nostra comprensione e sviluppa una capacità di giudizio priva di coinvolgimenti emotivi. E’ simbolo di spiritualità e risveglio interiore. La persona che predilige l’Indaco tende a elevarsi e a guardare con occhio critico la realtà che la circonda. Questa tendenza fa in modo che la stessa realtà venga meglio compresa per ottenere così un appagamento interiore che il mondo esteriore nega all’individuo. Alla continua ricerca di armonia e affinità con le persone che lo circondano, chi ama l’Indaco può subire degli improvvisi attacchi di malinconia dalla quale riesce ad allontanarsi captando dal mondo esterno emozioni e segnali positivi. Chi predilige questo colore è riservato e tende a vivere nel suo mondo. La persona “indaco”, inoltre, è sempre impeccabile ed ha ottimo gusto.

fonte https://consulenzeolistiche.com/2013/07/31/il-significato-del-colore-indaco/

Stella

Esci una sera sotto un vasto cielo

stellato, alza gli occhi a quei milioni

di mondi sopra la tua testa.

Guarda la Via Lattea.

In quell’infinità, la Terra si dissolve,

sparisce e con essa sparisci anche tu.

Dove sei? Chi sei? Cosa vuoi?

Dove vuoi andare?

Ti attende un viaggio lungo e difficile

E non sai se potrai riposare.

Ricordati dove sei e perché sei lì.

Non avere troppa cura di te,

e rammenta che nessuno sforzo

viene mai fatto invano.

E adesso puoi metterti in cammino.

Georges Ivanovič Gurdjieff

Muro

Il sacro peso dell’ignoranza sta nel vedere un muro è nient’altro. Sacro perchè ci fa riflettere, cortese possibilità di evoluzione

Universo

Potremmo dire immagine globale, universo che si mostra, che ci mostra i suoi contenuti, i suoi colori, la sua magnificenza, fa rima con pazienza (Museo d’Arte moderna di Parigi)