Balla

“Balla come se nessuno stesse guardando, ama come se nessuno ti avesse mai ferito, canta come se nessuno stesse ascoltando, vivi come se il paradiso fosse sulla terra..:” (William W. Purkey e tanti altra gente, tanta altra gente, tanti altri autori.. perché il succo è lo stesso, il movimento oltre ogni limite, reagire gioia condivisa) .. Stay tuned

1995 isola di Terranova. Quando vede per la prima volta la compagnia di danza locale in un’ispirata performance nella nuova sala del bingo, il giovane Finbar (Barry) Squires vuole disperatamente diventare parte del gruppo. I ballerini del Full Tilt Irish Step sono lo spettacolo più richiesto a St. John (seguiti a ruota da Alfie Bragg e la sua Cornamusa Delusa) e, avendo visto due volte Riverdance, Barry è assolutamente convinto che spaccherà all’audizione. Così finalmente sarà noto per qualcosa, oltre alla macchia sulla guancia per la quale viene preso in giro da quando è nato. Certo, ha un talento non immediato e un temperamento un po’ impulsivo, e il suo percorso per diventare una star è messo a rischio dal fatto che in famiglia non lo prendono sul serio, impegnati ad affrontare la depressione post-parto della madre dopo la nascita dell’amato fratellino Gord. Ma per fortuna ha il supporto di un cast di personaggi quantomeno vivace: l’ubiqua nonna Squires, il vecchio rocker inglese Steven lo Storto, un gruppo di anziani della casa di riposo Un Gradino dal Divino e Saibal, l’amico pakistano con cui condivide scherzi e scorribande. E saranno proprio loro a sostenerlo anche quando si troverà davanti a un dolore che non può nemmeno pronunciare, e a insegnargli l’importanza e la gioia della condivisione e dell’accettazione di sé.

( Barry Squires. Balla come se non ti vedesse nessuno )

Poesia

Discorso di accettazione del Nobel per la letteratura 1960 di Saint-John Perse

Stoccolma, 10 dicembre 1960

Ho accettato per fede nella poesia l’onore che le è stato dato qui e che sono ansioso di far risorgere. Senza di voi la poesia non sarebbe tenuta in alta stima, giacché pare esserci una dissociazione crescente tra attività poetica e società, ché questa è schiava della materia. Il poeta accetta questa separazione, anche se non l’ha chiesta lui. Certo esiste tanto per lui che per lo scienziato, non fosse che quest’ultimo considera le ricadute pratiche della scienza. Ma è il pensiero disinteressato di scienziati e poeti che è onorato, qui. E qui almeno una volta non guardateli come fratelli ostili: stanno esplorando lo stesso abisso, varia solo il loro modo di investigazione. Quando si guardi il dramma della scienza moderna che scopre i suoi limiti razionali nella matematica pura; la fisica, con due dottrine che si scontrano, la teoria generale della relatività e quella dei quanti fatta d’incertezza e indeterminazione, che limiterebbe per sempre persino l’esattezza delle misurazioni fisiche; quando avete sentito dei maggiori innovatori nella scienza del secolo, l’iniziatore della moderna cosmologia che riduce la più vasta sintesi intellettuale ai termini di un’equazione, ebbene quando costui invoca l’intuizione a soccorso della ragione e proclama che “l’immaginazione è il vero terreno dove germoglia la scienza” e poi va avanti a reclamare per lo scienziato una visione artistica: non si è giustificati a considerare il mezzo poetico tanto legittimo quanto quello logico?

In verità, ogni creazione della mente è prima di tutto ‘poetica’ nel senso proprio della parola; e finché esiste un’equivalenza tra i modi della sensibilità e l’intelletto, è la stessa funzione che si esercita al principio nelle imprese del poeta e dello scienziato. Il pensiero discorsivo o l’ellissi poetica – quale dei due viaggi si spinge fino alle più remote regioni e ne ritorna? E da quella prima notte in cui due uomini nati ciechi presero le loro strade, uno equipaggiato coi mezzi scientifici, l’altro soccorso dalla visione delle immagini, chi dei due torna prima e più potentemente acceso da una breve intermittenza luminosa? La risposta non conta. Il mistero è comune, comunque. E la grande avventura della mente poetica non è in alcun modo secondaria rispetto agli avanzamenti, drammatici, della scienza moderna. Gli astronomi sono stati scossi dalla teoria dell’universo in espansione, ma non ve n’è di meno, di espansione, nella morale infinita dentro l’uomo, dentro il suo universo. Finché sono respinte le frontiere della scienza, sopra questo loro arco ben esteso uno sentirà i passi del poeta teso all’inseguimento. Ché se la poesia non è, mi dicono, ‘realtà assoluta’, vi si avvicina però di molto avendo una tensione forte verso la realtà e una percezione profonda di questa, perché la poesia si situa al limite estremo di una cooperazione dove il reale sembra assumere forma dentro di lei. Con analogia e simbolismo, con remote illuminazioni dell’immaginazione che deve mediare, nell’interludio di queste corrispondenze in mille catene di reazioni e curiose associazioni e alla fine con la grazia del linguaggio entro cui lo stesso ritmo vitale è tradotto, il poeta si investe di una surrealtà che non può essere quella scientifica. Conoscete uomo più teso ai contrasti? Che si impegni di più? Ché anche i filosofi stanno abbandonando il reame metafisico – ed è compito del poeta ricongiungerci a questa terra; perciò è proprio lui che si rivela come il celebre “figlio della dea meraviglia”, anche se chi pronunciava queste parole avrebbe avuto i suoi dubbi al riguardo. Ma più che un modo di percezione, la poesia è soprattutto un modo di vivere una vita piena. Il poeta abitava con gli uomini delle caverne. Abiterà tra gli uomini che hanno visto l’atomica perché appartiene all’uomo come parte del tutto.

Anche le religioni sono nate dal bisogno di poesia, che è cosa invisibile e tramite questa grazia il divino esplode per sempre dalla pietra focaia in mano umana. Quando svaniscono le mitologie il divino cerca rifugio e forse un proseguimento dentro la poesia. Nel mondo antico chi scoprì il pane fece posto a chi portava le fiaccole – così ora nel dominio dell’ordine sociale e negli immediati bisogni umani l’immaginazione poetica sta ancora a gettar luce sulle fioche passioni delle genti in cerca di uno schiarimento. Guardate l’uomo che passa orgoglioso sotto il carico di tutti i suoi impegni eterni; mentre si muove in questo carnaio umano dove un cosiddetto nuovo umanesimo si apre davanti a lui, carico di vera universalità e interezza per tutti. Fedele al suo compito che è l’esplorazione del mistero umano, la poesia moderna si impegna a cercare una piena integrazione dell’uomo nelle sue parti. Nulla di profetico in stile Pizia. Nulla di pura estetica. Né arte di imbalsamatore né di decoratore. Non fa allevamento di perle, non studia rassomiglianze di emblemi e non si lascia soddisfare da suoni festivi di musica. La poesia si allea con la bellezza, unione suprema, ma non la usa mai come scopo finale o come unico nutrimento. Rifiutando di lasciare divorziare arte e vita, amore da percezione, hai l’azione, la passione, il potere e sempre un’innovazione che estende i confini. Amore è fuoco di cuore e ha per regola l’insurrezione, il suo posto è ovunque, sta in un anticipo. Non vuole né negare né tenere distaccati, non attende benefici dai vantaggi del suo tempo. Legato al suo destino e libero da ogni ideologia, si riconosce uguale alla vita – ed è la sua giustificazione. E con un abbraccio, come una sola grande strofa, afferra passato e futuro nel presente, lo spazio dell’uomo e quello che sta sopra di lui ed è universale. Se vi è oscurità non è per sua natura (deve illuminare!) ma per la notte che esplora, la “notte dell’anima” e per il mistero dove si staglia l’esistenza umana. L’oscurità è bandita dalla sua espressione, che non è meno esatta di quella scientifica.

Perciò con aderenza totale alla realtà il poeta mantiene per noi una relazione col permanente e unitario che esiste. Lezione di ottimismo. Per lui l’intero mondo delle cose è governato da una sola legge di armonia. Nulla può accadere di naturale che ecceda la misura dell’uomo. Le peggiori catastrofi della storia non sono che ritmi stagionali in un più vasto ciclo di ripetizioni e rinnovamenti. E le Furie che attraversano la storia con le torce levate in alto illuminano solo un frammento del lungo processo storico. Civiltà giunte a maturazione non muoiono nella fitta di un autunno: semplicemente, cambiano. L’inerzia non è la sola minaccia. Il poeta è colui che rompe a mezzo le nostre abitudini. E così si trova congiunto alla storia, a dispetto di se stesso. Nessuna parte del dramma dei suoi tempi gli è estranea. Possa darci un assaggio netto della vita in questa grande epoca! Perché tale essa è mentre ci chiama di nuovo per metterci alla prova. E alla fine a chi dovremmo conferire l’onore di appartenere alla nostra epoca?

“Non aver paura”, dice la Storia levandosi un giorno la sua maschera di violenza e con una mano compie il gesto conciliatorio della divinità asiatica all’acme della danza distruttiva. “Né dubbi né paura, ché il dubbio è sterile, la paura servile. Ascolta invece il battito ritmico che la mia mano impone per un cambio immenso sul grande tema umano nel processo creativo e costante. Che la vita rinunci a sé stessa – falso. Nulla di vivente viene dal nulla né ad esso aspira. Né alcunché sempre mantiene forma o misura sotto l’incessante flusso vitale. La tragedia non è la metamorfosi di per sé. Il vero dramma dell’epoca sta nel divario che si spacca tra uomo temporale ed eterno. Se l’uomo si avvia da un lato soltanto non rimarrà all’oscuro dell’altro sentiero? E la sua maturazione forzata dentro una comunità ma senza aver nulla in comune con questa, non sarà altro che falsità?”.

Sta al vero poeta portare testimonianza tra noi della doppia vocazione dell’uomo. E questo sta per tenere a mente uno specchio più pronto a cogliere le possibilità ‘spirituali’. Ed evocare in questo nostro secolo una condizione umana più meritevole dell’uomo originale. Infine, portare l’animo collettivo a più stretto contatto con tutte le energie del mondo. Davanti a quella nucleare, il lampo del poeta, questa mano sull’argilla, basterà allo scopo? Sì, se ci ricordiamo dell’argilla. E perciò basta al poeta essere la cattiva coscienza della sua epoca.

Saint-John Perse

modella Carla Iuvara

 

Attraversare

 

Reagire alle barriere della mente, oltre il logoramento dell’entusiasmo, smontare il meccanismo demolente con la poesia che arriva quando si rinnova la speranza

Susseguirsi

A cosa pensiamo

Qual è la condizione

La necessità

 

Arretrarsi

Cosa stiamo facendo

Qual è la paura

La funzione

 

Rinnovarsi

Oltre la logica

Qual è lo spazio

La ragione

 

Domandarsi

Facciamo resistenza

Qual è l’ostacolo

La negazione

 

Smarcarsi

Costruzione del gioco

Qual è il risultato

La verità

 

Realizzarsi

Per meraviglia

Qual è lo stupore

La riuscita

 

Entusiasmarsi

Sentire abbraccio

Qual è la missione

La speranza

 

Rinnovarsi

Nuovo sguardo

Qual è la poesia

La capacità di farlo

 

by Anton Corbijn, Patti Smith 2011

 

 

 

 

 

 

Avere fede

Avere fede per realizzare le cose che non si sanno fare, perché le cose che sappiamo fare è normale che le facciamo. La fede fa la differenza. Tutto il resto fa la differenza. Le nostre potenzialità che si sviluppano. Cose che non ci appartengono che impariamo a fare. Trovare degli espedienti per fare le cose. Lavorare è esserci, mettersi in discussione in tutte le sfaccettature. Ciò che ci sentiamo di fare è ciò che non ci sentiamo di fare. A volte ci possiamo sentire strani, dispersi rispetto alle visioni di altri. Ho imparato ad accogliere, ad avere pazienza. Dentro la mia pazienza c’è la speranza che è la fede verso il più grande progetto della mia anima. C’è la voglia, c’è il desiderio di sostenere me e sostenere gli altri. Uno scambio di grande ottimismo e vivacità. Il mio obiettivo è pubblico artistico visionario. Stay tuned

Danza

“La beauté convulsive sera érotique-voilée, explosante-fixe, magique-circonstancielle, ou ne sera pas.”

André Breton ( L’amour fou )

 

Satisfaction

I can’t get no satisfaction, I can’t get no satisfaction
‘Cause I try and I try and I try and I try
I can’t get no, I can’t get no

When I’m drivin’ in my car, and the man come on the radio
He’s tellin’ me more and more about some useless information
Supposed to fire my imagination

I can’t get no, oh, no, no, no, hey, hey, hey
That’s what I say
I can’t get no satisfaction, I can’t get no satisfaction
‘Cause I try and I try and I try and I try
I can’t get no, I can’t get no

When I’m watchin’ my TV and a man comes on and tells me
How white my shirts can be
But, he can’t be a man ‘cause he doesn’t smoke
The same cigarettes as me

I can’t get no, oh, no, no, no, hey, hey, hey
That’s what I say
I can’t get no satisfaction, I can’t get no girl reaction
‘Cause I try and I try and I try and I try
I can’t get no, I can’t get no

When I’m ridin’ ‘round the world
And I’m doin’ this and I’m signin’ that
And I’m tryin’ to make some girl, who tells me
Baby, better come back maybe next week
Can’t you see I’m on a losing streak?
I can’t get no, oh, no, no, no, hey, hey, hey
That’s what I say, I can’t get no, I can’t get no
I can’t get no satisfaction, no satisfaction
No satisfaction, no satisfaction
I can’t get no

The rolling stones – (i can’t get no) satisfaction

 

 

 

All

 

Fred Lyon – Woman boarding Cable Car, 1965

Basta ciò che abbiamo, restituire al sogno il sogno in qualsiasi stato. Bastare a sé. Capolavori di Ottimismo missione. Spettacolo in continua creazione. Magnificenza

 

Realizzo Movimento

Doloroso Andante

Condizione Creante

Servo di Attesa, All

 

Continuo Desiderio

Lavoratore Arreso

Realizzo Movimento

Mondo al Momento

 

Salvatore Nome

Poesia Musica, All

Condizione Creante

Trasformo Istante

 

Arriva ciò che sento

Realizzo Movimento

Illumino Adesso, All

Ovunque Creante

 

Salvatore Nome, All

Diventa Spettacolo

Doloroso Andante

Mondo al Momento

 

Il Senso di un Senso

Più di Quanto Penso

Condizione Creante

Trasformo Attimo, All

 

Allineo Vita, Gioia, All

Doloroso Viandante

Realizzo Movimento

Nome, All, Istante

 

Fastidio Alleggerito

Arte Misura d’Arte, All

Bellezza Dovunque

Ascoltarla, Basta

 

Scrivo Necessità, All

Realizzo Movimento

Basta, Oltre Bastare

Più di Quanto Penso

 

Allineo Vita, Gioia, All

Disegno Capolavori

Eseguo Sogno, All

Ovunque Creante

 

 

Amare

“L’amore è apertura all’universo, amare significa aprire la propria vita.

Per il Buddismo la massima espressione dell’amore è la JIHI significa “amicizia sincera” o “profondo affetto”, HI “comprensione” e “gentilezza”.

Nel Daichido ron Nagarjuna spiega: “JI significa dare felicità a tutti gli esseri viventi e HI togliere loro sofferenze”. La compassione contiene in sé un aspetto femminile di sentire la sofferenza altrui e uno maschile di spronare chi soffre all’azione per superare il proprio limite.

Si ama davvero una persona quando si riesce a riconoscere che la sua individualità è totalmente distinta dalla propria e la si rispetta pienamente cercando di favorirne lo sviluppo anche a costo di dovere separarsene o perderla, perché il fine ultimo della vita è sempre la crescita spirituale.

Amare è una delle più grandi libertà di cui disponiamo. Più amiamo, più allarghiamo i nostri confini e più si attenua la distinzione tra il nostro io e l’universo”.  D.Ikeda NR nr. 181- pag. 6

 

 

Quando.mi chiedono: ” che tipo di Uomo ti piace ….moro…. alto basso”? … io rispondo “INNAMORATO” Non può esistere per me commozione più grande e coinvolgente del Disarmante … “Uomo Innamorato”….ti vede SPECIALE UNICA DENTRO E FUORI…. ti fa sentire B E L L A ! Si…. “imperfettamente bella”…Non hai bisogno di ” sfamarti” perchè lui sa imboccarti.. il suo sguardo ti fa venire voglia di essere sempre una donna migliore….. migliore anche per lui… perchè una donna felice ( così come l’uomo ) è una compagna migliore. Sono stata anni…. a dirmi che la mia passione incontenibile….conosciuta e vissuta tra libri romanzi palcoscenico… arte e musica… fosse una condanna per me … ma oggi mi ritengo una Donna fortunata perchè non tutti sanno cosa sia…. non tutti sanno cosa possono avere o perdere….Prima o poi… arriverà una pazzia che varrà la pena “vivere” Con AMORE…. Loretta da FB 6 aprile 2021

 

 

Carte da decifrare, Ivano Fossati

L’amore è tutto carte da decifrare
E lunghe notti e giorni per imparare
Io se avessi una penna ti scriverei
Se avessi più fantasia ti disegnerei
Su fogli di cristallo da frantumare
E guai se avessi un coltello per tagliare

Ma se avessi più giudizio non lo negherei
Che se avessi casa ti riceverei
Che se facesse pioggia ti riparerei
Che se facesse ombra ti ci nasconderei
Se fossi un vero viaggiatore t’avrei già incontrata
E ad ogni nuovo incrocio mille volte salutata

Se fossi un guardiano ti guarderei
Se fossi un cacciatore non ti caccerei
Se fossi un sacerdote come un’orazione
Con la lingua fra i denti ti pronuncerei
Se fossi un sacerdote come un salmo segreto
Con le mani sulla bocca ti canterei

Se avessi braccia migliori ti costringerei
Se avessi labbra migliori ti abbatterei
Se avessi buona la bocca ti parlerei
Se avessi buone le parole ti fermerei
Ad un angolo di strada io ti fermerei
Ad una croce qualunque ti inchioderei

E invece come un ladro, come un assassino
Vengo di giorno ad accostare il tuo cammino
Per rubarti il passo, il passo e la figura
E amarli di notte quando il sonno dura
E amarti per ore, ore, ore
E ucciderti all’alba di altro amore
E amarti per ore, ore, ore
E ucciderti all’alba di altro amore

Perché l’amore è carte da decifrare
E lunghe notti e giorni
Da calcolare
Se l’amore è tutto segni da indovinare
Perdona
Se non ho avuto il tempo di imparare
Se io non ho avuto il tempo di imparare

 

 

 

Chiaro di luna, Jovanotti

Hey, hey, hey, hey, hey
Proverò a pensarti mentre mi sorridi
La capacità che hai di rasserenare
Mi hai insegnato cose che non ho imparato
Per il gusto di poterle reimparare
Ogni giorno mentre guardo te che vivi
E mi meraviglio di come sai stare
Vera dentro un tempo tutto artificiale
Nuda tra le maschere di carnevale
Luce dei miei occhi, sangue nelle arterie
Selezionatrice delle cose serie
Non c’è niente al mondo che mi deconcentri
Non c’è cosa bella dove tu non c’entri
Dicono “finiscila con questa storia
Di essere romantico fino alla noia”
Certo hanno ragione, è gente intelligente
Ma di aver ragione non mi frega niente
Voglio avere torto mentre tu mi baci
Respirare l’aria delle tue narici
Come quella volta che abbiamo scoperto
Che davanti a noi c’era uno spazio aperto
Che insieme si può andare lontanissimo
Guardami negli occhi come fossimo
Complici di un piano rivoluzionario
Un amore straordinario

E non esiste paesaggio più bello della tua schiena
Quella strada che porta fino alla bocca tua
Non esiste esperienza più mistica e più terrena
Di ballare abbracciato con te al chiaro di luna

Emozioni forti come il primo giorno
Che fanno sparire le cose che ho intorno
Cercherò il tuo sguardo nei posti affollati
La tua libertà oltre i fili spinati
Non potrai capire mai cosa scateni
Quando mi apri la finestra dei tuoi seni
Quel comandamento scritto sui cuscini
Gli innamorati restan sempre ragazzini
Io non lo so dove vanno a finire le ore
Quando ci scorrono addosso e se ne vanno via
Il tempo lava ferite che non può guarire
L’amore è senza rete e senza anestesia
C’è un calendario sul muro della mia officina
Per ogni mese una foto futura di te
Che sei ogni giorno più erotica, o mia Regina
Non c’è un secondo da perdere

E impazzisco baciando la pelle della tua schiena
Quella strada che porta fino alla bocca tua
Non esiste esperienza più mistica e più terrena
Di ballare abbracciato con te al chiaro di Luna

Abbracciato con te
Abbracciato con te
Abbracciato con te

 

 

 

Quanto t’ho amato, di Roberto Benigni

Se tu mi avessi chiesto: “Come stai?”
se tu mi avessi chiesto dove andiamo
t’avrei risposto “bene, certo sai”
ti parlo però senza fiato
mi perdo nel tuo sguardo colossale,
la stella polare sei tu mi sfiori e ridi no, cosi non vale
non parlo e se non parlo poi sto male

Quanto t’ho amato e quanto t’amo non lo sai
e non lo sai perché non te l’ho detto mai

anche se resto in silenzio, tu lo capisci da te

Quanto t’ho amato e quanto t’amo non lo sai
non l’ho mai detto e non te lo dirò mai
nell’amor le parole non contano conta la musica.

Se tu mi avessi chiesto: “Che si fa?”
se tu mi avessi chiesto dove andiamo
t’avrei risposto dove il vento va
le nuvole fanno un ricamo
mi piove sulla testa un temporale
il cielo nascosto sei tu ma poi svanisce in mezzo alle parole
per questo io non parlo e poi sto male

Quanto t’ho amato e quanto t’amo non lo sai
e non lo sai perché non te l’ho detto mai
anche se resto in silenzio, tu lo capisci da te

Quanto t’ho amato e quanto t’amo non lo sai
non l’ho mai detto e non te lo dirò mai

nell’amor le parole non contano conta la musica.

Quanto t’ho amato e quanto t’amo non lo sai
non l’ho mai detto ma un giorno capirai
nell’amor le parole non contano conta la musica

Mario Martone

 

www.raiplay.it

Febbraio 2021, Martone

la tua regia, allestimento

squadra, laboratorio

praticità e compimento

 

Dedicato a chi sei

all’opera, Verdi

il teatro, occasione

alla bravura, studio

 

Le scelte sono base

fonte del susseguirsi

di scelte e magnificazione

in questo caso, futuro

 

Qual è l’accaduto, oggi,

innovazione, capacità

prima ancora di scelta,

l’arbitro dell’evoluzione

 

Il mio retrogusto

sta nella gioia, nel parlarne

nel portare a casa

una soddisfazione visiva

 

La ricerca garantisce

risultato, continuare

compimenti necessari

e soddisfazione

 

A te che scrivi, produci

a me che leggo, mi nutro

a loro che lavorano

che realizzano

 

Ad altri che di nome

comune detto

è pubblico

manca l’applauso

 

Metalmeccanico

riservato educato

silenziosa trincea

bello e in livrea

 

Lavoratore

nel sogno

per il sogno

continuatore

 

Acrobata

allenante

in un circo

fa spettacolo

 

Sentimenti

confacenti

condizioni

irripetibili

 

Ciò che è nascosto

questo trambusto

è per me potente

beneficio d’abbracciare

 

Ammiro

il nuovo utile

ogni follia è solo

quando non è abitudine

 

Il Verdi più vero nella Traviata scomoda di Gatti

Su Rai3 il teatro chiuso per pandemia: in prima tv “La traviata” cinematografica di Martone

Nannini Gianna

Gianna Nannini – History Live (23.12.2016)

 

  1. America
  2. Avventuriera
  3. Possiamo Sempre
  4. Profumo
  5. Ragazzo Dell’Europa
  6. Hey Bionda
  7. I Maschi Live
  8. Fotoromanza
  9. Revolution
  10. Lontano Dagli Occhi
  11. Dio È Morto Live
  12. E Ora L’Orchestra
  13. Mama
  14. Maledetto Ciao
  15. Amandoti
  16. Bello E Impossibile
  17. Latin Lover
  18. Io
  19. Sei Nell’Anima
  20. Meravigliosa Creatura
  21. Ecco Tutta La Band!
  22. L’immensità
  23. Un Giorno Disumano
  24. Un’Estate Italiana