Tastiera

Foglio bianco pensando ad un fiume di sentimenti e sensazioni che ci hanno visto protagonisti. Libri letti e emozioni raccolte nel bosco chiamato vita, ritmi di confluenza che ci sottolineano la disponibilità di entrambi a questi intrecci emozionali innaffiati d’amore. Ti rendi conto di cosa è, e quanto crei quando gli occhi si incontrano, come è capitato ieri in macchina. Ti rendi conto di cosa è l’ascolto quando sento le tue lacrime bagnare le tue guance senza avvertire altro che il tuo entrare in uno schermo e ballare con altri una danza liberatoria. Poi ti confidi, di notte, prima di dormire, quando si fanno i conti della giornata e la stanchezza e la gioia si incontrano per ringraziare l’anima di aver regalato nuova poesia. Cantare sotto una doccia come adesso io scrivo. Che cosa è la scrittura? Che cosa è la fantasia, esprimere se stessi. Per me è l’invocazione prima di essere una conquista. Come lo è stato trovare questa immagine

In ogni cosa quello che è importante è il risultato. Se ti trovi davanti un buon piatto di bucatini dal sugo denso e ti sporchi la camicia il risultato è che sazio di ciò che la vita ti ha donato , sei conquistato da ogni elemento e il sentimento è di essere appagato,  di aver gustato un buon piatto di pasta con un buon condimento che è schizzato qua e là. Lasciati amare, lasciati conquistare, come stamattina dall’alba

Questa è quella di oggi, questa che segue è quella di qualche tempo fa

Si nota la differenza. Una più aperta, l’altra più concentrata, in una c’è il sole, nell’altra l’attesa in una spazialità di colori

Questo scrivere parte da qui. Da questa decisione. Muoverci, andare a fare, vedere, uscire dal guscio. Il mio standard è la velocità. La lettura è diversa con altri, e mi fa impazzire fare quadrato con le emozioni, mettere sullo stesso tavolo i colori, le pregnanze che la vita attraverso gli incontri ci dona, come ci permettono di pensare, di agire di conseguenza

Scrivo facendo pressing con le mie dita sulla tastiera, una formica qui accanto si chiede cosa stia facendo, questo suono di tasti è il racconto di una porzione d’esperienza che si ti fermi a studiarla diventa enciclopedia

Da qui ad ognuno il suo quadro

Per me è un rafforzativo al mio impegno e alla mia determinazione di fare del mio sogno una missione agita, la remunerazione di un lavoro che va oltre la filosofia statica, è amore e movimento

 

 

 

Amore

Oggi, stamattina davanti ad un sole potente e illuminante parlo di amore. Che c’è di più autentico di questo. In foto è il mio personaggio che racconta l’amore nel mio film Esame di lealtà

Quanto è grande questa parola, questa visione. Cosa vuole dirci, che cosa nasconde. L’Amore che cosa è? Ho costruito il mio film Esame di lealtà dentro l’amore, con amore, abbracciato l’amore. L’amore verso una donna che più bella seducente elegante non avrei pensato di incontrarla e quando i miei occhi si sono tuffati in quelli suoi ho riconosciuto la mia anima, il mio amore.

Ogni cosa può essere fatta con questa modalità anche se l’amore ti respinge, riconosci l’amore autentico e scavalchi questo ostacolo della tua paura del tuo confine. Ho realizzato questa sfida, questo documentario Esame di lealtà grazie alla mia relazione con l’amore, con la parole amore, con il sentirmi amore anche durante una tempesta. L’ho prodotto per un sentimento di armonia, di fede e di autentica liberazione perché l’amore quello infinito, quello che ti appartiene da un lato ti può stordire come una indigestione dall’altra è fonte battesimale. Il noi vince

Ci sono molti contrapposti all’amore il primo è non parlarne. Nel mio film l’amore è il bisogno di fare il film, è il bisogno di vomitare il negativo e vivere il positivo. Trasformazione è guardarlo ringraziarlo e parlane. L’Amore è la bellezza che il divino ci ha dato per sostenere il mondo, per svilupparci, per credere in noi e dedicarci ad altri che nascono dal nostro amore. Amore è il dire dei poeti. E’ la rabbia di chi dall’amore ha ricevuto abbandono. E’ un sentimento identico per tutti e diverso per tutti. L’amore è un cammino dove l’unico modo per viverlo è amarlo

Congratulazioni come ogni mattina metto in atto questa liberazione dalle catene del dubbio e apro la porta dell’amore, esercito la mia disponibilità all’agire, supero ogni inadempimento della mia parte più schiva.

Prego con fede e trasformo la timidezza in un coraggio coraggioso, ballo un tango con l’anima che abbraccio e che mi suggerisce i passi da fare. Ballo al mio meglio del meglio per ciò che sono e per ciò che sono i miei obiettivi e sfido ogni tipo di silenzio limitrofo, inaspettato buio e li illumino con la buona volontà.

Ho dato vita ad un crowdfunding per vivere di ciò che sono e completare il mio progetto. Questa raccolta di contribuzione procede con grande energia e determinazione. Sono in prima linea, manifesto il mio impegno la mia sincerità. La qualità del prodotto, questo mio primo lungometraggio, è adeguata a ciò che chiedo. È una sciccheria!!!

Se sei arrivato fino a qui ti prego di continuare a leggere ciò che è contenuto in https://www.ulule.com/esame-di-lealta/ Fermati se puoi e sostieni il mio dire ad altri in forma di arte in movimento. Decidi quanto e come vuoi, decidi come vorresti che lo stesso facessi io per te. Baci e amore

Esame di lealtà

Accostare, non mescolare…è questa la logica degli impressionisti! Accostati a noi e diventa parte integrante del nostro progetto! Il tuo contributo, anche se piccolo, per noi è fondamentale. Dona un po’ di te stesso e un po’ della tua energia al nostro progetto!
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Grazie a tutti

Istinto

Siamo un po’ animali. E’ quella parte di noi che vive d’istinto. La parte bella ancestrale umanamente umana. Animale l’essenza, animale è la presenza consapevole. Dell’essenza nutriamoci. L’equilibrio. Così siamo nel nostro profondo essere, così voglio e posso essere. Mi piace l’autentico, mi piace in me, mi piace trovarlo in altri. Sono un documentarista innamorato delle persone, dell’umanità che vive e pascola attorno a noi. Mi piace leggere l’invisibile e renderlo visibile. Innanzitutto l’emozione. Amo amare forse anche per questo. Ho costruito molte opere d’arte audiovisive con questa volontà, il mio Film Esame di lealtà si basa su questo scambio di logica leale. Sono un artista da non so quanto tempo. Accolto, bistrattato, acclamato.. so di essere un amore viaggiante. L’istinto animale ha una profonda saggezza, Il mio primo film Esame di lealtà nasce da questo stato, cercare e utilizzare il mio essere istintuale, la mia improvvisazione, la mia grande capacità dell’interazione positiva che fa sorridere, una semplicità che da benessere e che permette di portarti a casa la grande possibilità di riflettere, l’introspezione. Semplice? Dipende. Con questo atteggiamento ho dato vita deciso ad un crowdfunding, sono stato costretto per vivere di ciò che sono e completare il mio progetto, il mio primo film nasce da una produzione indipendente. Stamattina con una disciplina di comunicazione che mi sono dato per essere coerente con la mia missione pubblico un teaser del film. Specifico che la modalità del crowdfunding è una raccolta social di contribuzione. E’ una colletta emotiva e libera, per generare una socialità economica che produce arte, forse in altra maniera, questa essendo sperimentale, andrebbe dispersa. E’ la mia ricerca di interesse, di sponsorizzazioni umanistiche. Sta procedendo con grande energia. Sono determinato ad avere risultati con una squadra di persone conosciute e sconosciute che in prima linea si godano ciò che hanno costruito anche solo con un gesto di sensibilizzazione. Il mio manifesto è il mio impegno la mia sincerità. La qualità del prodotto, questo Film, è adeguata a ciò che chiedo. È una vera sciccheria!!!

Eccoci!!! Se sei arrivato fino a qui ti prego di continuare a leggere ciò che è contenuto in https://www.ulule.com/esame-di-lealta/ Ti invito a fermati, a dialogare con quella parte marzianamente sensibile di te, e decidere di sostenere questa sfida in forma di arte in movimento. La stessa sfida che ti aiuterò a soddisfare nell’atto stesso che diamo vita a questo scambio di energie. Decidi di offrirmi un aiuto, quanto e come vuoi, decidi come vorresti che lo stesso facessi io per te. Baci

Intraprendenza

Possibile o impossibile dipende solo da me. Ieri ho incontrato una buona amica. Le belle persone sono queste. Quella che ti dice cosa pensa, quella che ricambia pace con pace, onestà con fonte limpida d’acqua.

Abbiamo parlato del mio lavoro, dei miei progetti in corso, della mia determinazione. Soprattutto abbiamo parlato di verità. Vengono i brividi ad entrare nei meandri del propri sè. Quell’autentico maestro laddove trovi la tua ardente passione, quel progetto di vita per il quale sei su questa terra. Quel daimon che puoi riconoscere subito e praticare subito dopo o lottare per gran parte della tua esistenza per realizzarlo.

Quando abbracci la tua missione, quando la inizi a manifestare può non sembrarti reale, aspetti un qualcosa che ti svegli. Se ti accorgi che quel sogno è realtà riconosci quanto valore tu stia creando condividendolo, prima di tutto coccolandolo, con la tua parte ostile impaurita opposta. Quella bellezza che scaturisce dalla tua essenza è utile non solo a te, a noi, a tutti. La luce di una torcia illumina un spaccato del cerchio, il sole illumina tutta la superficie anche le parti più nascoste, impervie.

L’impossibile ha questo potere, è un la luce dell’università della vita potente spartiacque tra io posso e io non posso. La vita dell’uomo si basa sui desideri e sull’istinto per realizzarli.

Con la mia amica abbiamo discusso di questo: quanto è forte l’intraprendenza di una persona fedele a se stessa. E quanto questa sia un mare in tempesta emozionale per persone che trattano la loro consapevolezza come un impostore e la chiudono al buio di uno sgabuzzino. Che peccato!!! Quante lampade di Aladino sono perse in un angolo e soprattutto dimenticate, private del loro potere che siamo noi stessi.

La reazione del buio alla vista della luce può essere di terrore perché non abituato a misurarsi con la sua bellezza di buio, nero, poco filtrante e non consapevole di chi gli sta accanto perché invisibile. Il buio ama la buia.

Con la mia amica abbiamo parlato di questo, della incomunicabilità di queste finestre che costringiamo a stare chiuse, a non permette di vedere un mondo che è nostro e che invece ci sembra una galassia anni luce lontana da noi. Pazzescamente ostile da gridare aiuto.

Ogni sollecitazione che incontriamo ci fa piacere o paura solo in funzione al nostro vissuto, al nostro stato vitale. Tutto dipende da noi, è inutile che io dica arrogante al mio vicino di sguardo. Ciò che vedo è il velo della paura e soprattutto il velo della mia apatia.

Con la mia amica abbiamo parlato di sensibilità, di fede, di accoglienza. Abbiamo parlato come ascoltando anche quella parte più stridente che arriva dal “presunto” stridio dell’esterno noi trasformiamo il broncio del nostro doloroso pensare e lo cominciano in gioia ricostituente. Questo è per tutte le cose. Come per me stamattina.

Mi regalo la mia autostima e la prova della mia determinazione, della mia consapevolezza e sfido qualsiasi orizzonte a scena chiusa, perché io sono questo meraviglioso panorama e tu lo godi con me perché questa bellezza è anche la tua.

Apro il sipario e mi godo questa magnifica locandina che rappresenta il mio lavoro, il mio team, l’armonia in campo, la mia dedizione all’arte, alla creatività. Questa locandina è il potere del benessere e del divertimento che c’è in ognuno in noi. È quel bavaglio tolto dietro ad un sorriso..

Congratulazioni come ogni mattina metto in atto questa liberazione dalle catene del dubbio e apro la porta dell’amore, esercito la mia disponibilità all’agire, supero ogni inadempimento della mia parte più schiva.

Prego con fede e trasformo la timidezza in un coraggio coraggioso, ballo un tango con l’anima che abbraccio e che mi suggerisce i passi da fare. Ballo al mio meglio del meglio per ciò che sono e per ciò che sono i miei obiettivi e sfido ogni tipo di silenzio limitrofo, inaspettato buio e li illumino con la buona volontà.

Ho dato vita ad un crowdfunding per vivere di ciò che sono e completare il mio progetto. Questa raccolta di contribuzione procede con grande energia e determinazione. Sono in prima linea, manifesto il mio impegno la mia sincerità. La qualità del prodotto, questo mio primo lungometraggio, è adeguata a ciò che chiedo. È una sciccheria!!!

Se sei arrivato fino a qui ti prego di continuare a leggere ciò che è contenuto inhttps://www.ulule.com/esame-di-lealta/ Fermati se puoi e sostieni il mio dire ad altri in forma di arte in movimento. Decidi quanto e come vuoi, decidi come vorresti che lo stesso facessi io per te. Baci

 

Lavoro

La gentilezza è comparsa al mondo grazie alla sfida alla ricerca di sé.

Più si soffre, più ci impegna a creare il bene per sé e gli altri, più si è amorevolmente gentili.

Mi sono accorto ieri che la professionalità, la bravura nel compiere un lavoro non è sufficiente se non c’è la volontà di creare energia. Io sono un ascoltatore di energia. Il mondo del lavoro è l’aspetto più variegato della vita di un uomo. Quando diciamo lavoro, intendiamo varie cosa, possiamo intendere una cosa che ci abbrutisce, una cosa che è pensante, una cosa che facciamo mal volentieri, o possiamo intendere una cosa che amiamo, l’aspetto che abbiamo sempre sognato sul quale abbiamo investito una vita. Quando diciamo lavoro possiamo dire che qualcosa che ci da soddisfazione, che ci fa crescere, che ci mette in condizione di vivere come vogliamo noi, quindi ci da soddisfazioni economiche.

Il mondo del lavoro a volte è un’incognita, a volte riusciamo a trovare la cosa giusta e ce la trasciniamo per tutta la vita, oppure per tanto tempo facciamo una cosa sbagliata e poi improvvisamente arriva la scintilla creativa, iniziamo a fare le cose giuste. Il mondo del lavoro, si chiama mondo del lavoro perché io lavoro e lavoro perché sono retribuito, lavoro per me stesso, ma io stesso mi devo retribuire. Il mondo del lavoro è l’accezione più positiva della nostra vita e nello stesso tempo a volte può essere distruttiva, perché buttiamo tutti i nostri sentimenti, tutti i nostri interessi, tutte le nostre energie là, in questo spazio da agricoltore rampante che vede soltanto la propria terra e alza gli occhi al cielo solo per vedere se piove o c’è il sole.

Il mondo del lavoro penso che debba essere coniugato col mondo della vita, delle passioni, della gioia perché nel momento in cui io chef dell’ultima trattoria del mondo, realizzo amorevolmente una pietanza per un mio cliente che paga la sua consumazione e la realizzo nel miglior modo possibile perché sono innamorato di quel lavoro e questo lavoro è contenuto in un meccanismo chiamato vita, in cui non soltanto c’è il lavoro, ma ci sono i miei interessi personali; in questo lavoro c’è la mia famiglia, ci sono i miei amori, ci sono i miei hobby, c’è la mia fede, c’è il mio bioritmo, ecco in quel momento quella pietanza che arriva sul tavolo di quel cliente assume un aspetto globale, cioè è veramente il frutto di un sacro lavoro.

Non è facile, soprattutto per gente come me che mette al primo posto, in questo contenitore chiamato lavoro, la poesia, la filosofia, il mercanteggiare con i pensieri, il filosofeggiare e il creare situazioni fiabesche e a volte personalmente possono essere anche distruttive, dal caos nasce la più bella sinfonia con cui gli uomini si riempiono di cultura, di passione e portano a casa sentimenti che possono diventare motivo di grande esplorazione personale. Quindi mi fermo a pensare in questo momento, stamattina, con questo sole potente che illumina ogni cosa, le condizioni umane che caratterizzano il mondo del lavoro; il concetto sacrosanto del lavoro, l’interazione con il lavoro degli altri, la magia del lavoro, la fruizione del lavoro.

Oggi io vivo in un mondo che lavora, oggi io vivo in un mondo in cui c’è il portiere che lavora, che mi accoglie; c’è il vigile urbano che distribuisce il traffico, c’è il bancario che conta i soldi, c’è il benzinaio che da la benzina e ci sono io che lavoro in questo momento forse per lavorare. Da quanti anni io lavoro? Io lavoro da tantissimi anni, da piccolissimo, lavoro per aprire la festa dell’immaginazione, lavoro per trovare un senso alle cose che faccio, lavoro e continuo a lavorare per produrre magnificenza, per produrre spettacolo, per produrre atmosfere magiche che sta tra il circo, l’evocazione e lo scintillio dei colori della musica, che permette alle persone di arricchirsi, di generare altra creatività, di essere coraggiosi. Il lavoro è coraggio di essere come si vuole, di produrre ogni giorno un’esperienza, o migliorare quella che si ha per alimentare stessi e alimentando se stessi, alimentiamo la terra.

Il mondo del lavoro è un’invocazione ad agire, alla presenza. Il mondo del lavoro è la bellezza terrena. Io lavoro per il lavoro alla ricerca di un lavoro e offro contemporaneamente lavoro, scambio lavoro e sviluppo lavoro, da sempre. Mi fanno pensare in questo momento tutte le persone in questa terra che stanno lavorando, che stanno producendo qualcosa, che stanno costruendo qualcosa, che stanno vendendo/progettando qualcosa; persone che in questo momento guardano al futuro, che sono riuniti a progettare, a fare, in diversi campi, c’è gente in questo momento in campagna, attorno a una zolla di terra, che sta decifrando rispetto alla natura, il miglior modo per produrre una fava, un chicco di grano, un pero, un melo, una susina. C’è gente in questo momento che sta dando da mangiare agli animali, affinché quella bestia, l’animale produca latte o produca la stessa carne; ci sono persone che in questo momento stanno contando soldi, perché i soldi sono entrati e quindi vanno contati e distribuiti, ci sono persone in questo momento che pur lavorando non hanno soldi da contare e ci sono persone che vendono il lavoro di altri o fanno in modo di creare sviluppo o politica a favore di cambiamenti, o energie e sinergie.

Il mondo in cui ognuno riesca a essere se stesso lavorando senza droghe o commistioni, un mondo in cui ognuno riesca a dare il proprio sano contributo al mondo senza metterci altro che il lavoro stesso, che l’impegno stesso. Mi piace che la parola lavoro, in una sua parte contenga la parola preziosa “oro”, la parola lavoro inizi con LAV che potrebbe anche significare lavare, pulire essere esattamente come prima, infinita necessità.

Se rappresento la mia vita oggi, scrivo che sto lavorando, ma non ho chi mi retribuisce. Io credo che oggi il mio datore di lavoro, un’impresa che mi sta fornendo uno stipendio nella vita, è l’universo, io sono un lavoratore dell’universo, sono una persona decisa, determinata, che svolge un ruolo importate, svolgo un ruolo dietro le quinte di nicchia. Uso la passione, l’amore, la pazienza, la musica, la fantasia, le relazioni, uso anche le mie paure, ma anche il mio coraggio, uso i risvegli notturni, le albe potenti, le incertezze, i segnali che ti scuotono, i segnali diretti, le parole gentili, gli abbracci, i baci; uso la mia impotenza e uso anche la mia potenza, uso la mia sincerità, uso il mio equilibrio, la mia consistenza, io lavoro per l’universo, io lavoro per tutto ciò che è lavoro e con grande disciplina ogni giorno offro il mio contributo.

Mi sono distanziato recentemente dal cosiddetto lavoro a rotativa, ho detto basta alla catena di montaggio, perché io non costruisco niente, rielaboro, assemblo parole e immagini, costruisco sguardi e proiezioni di sguardi, allineo musica, ballo e produco ballo.

Traduco da ciò che sento, ascolto un’evocazione e la trasformo in emancipazione e questo è un concentrato di ricchezza, per tanti difficile da riconoscere, da leggere, è vero la bellezza sta negli occhi di chi guarda. L’armonia è l’energia pulsante ed è il rendiconto più autorevole del lavoro, io lavoro e produco il suono dell’armonia, io lavoro e produco un flusso d’energia solo applicando la verità e la realtà a ciò che sono, come sono.

Ogni giorno si gusta in questo liquido amniotico che è la vita quotidiana e nuota, la ricerca di una dimensione di un lavoro. L’attenzione di questo concetto, non serve lo scambio, serve il saper agire. Mi abbraccio con il mio dolore ogni giorno diverso, quel dolore emancipante, quel dolore, il mio che mi sveglia, mi da forza e mi obbliga al rinnovamento, a cercare soluzioni, nuove configurazioni per esistere e sostenere il flusso che si chiama tempo. Il tempo di quando ho iniziato a scrivere, il tempo che leggo cosa scrivo, il tempo che questo diventi lavoro. Lavoro al tempo nel tempo per escogitare una dignità, la mia, che ha bisogno di essere vissuta come faccio io adesso, con l’entusiasmo di un bambino che non sa bene cosa significa lavoro, gli basta il seno della mamma, gli basta il gioco. Questo è l’arte, trasformare trasformare il mare di emozioni in porzioni di sé vendibili. Ci sto lavorando al mio lavoro, sto lavorando al miracolo