alba

queste sono foto mie di altri tempi

questa foto l’ho scattata stamattina appena sveglio

c’è sempre l’oscurità ostacolante che circonda la nostra vita

meno male che c’è l’alba il segno inconfondibile di un nuovo giorno, e meno male che c’è l’oscurità che ci permette di fare la differenza, ci accorgiamo della luce e della nuova luce

quando il nostro buio o l’invasione buia di altri ci distoglie il rimedio sta nel risognare la realtà

“tu non ti senti infelice perché tutto va storto”, io mi sento infelice perché il mio pensare arriva storto ad altri

in questo brano che pubblico con il link che segue il mio dire, c’è una saggia euforia, contenuta,  elegante. Questa musica è difficile da ballare senza un’adeguata libertà. In questo brano c’è una gioia assaporata non del tutto, è degustata saggiamente, da intenditori, è atmosfera filtrata per crearne altra. C’è la condivisione senza eccessività

ecco, bravo! stiamo buoni per un po’ per capirci meglio

in questo brano c’è una formula magica il ballo del pensiero felice in mezzo ad una stanza buia, c’è la leggerezza della guarigione dalla tempesta, in questo brano c’è questa mia alba, l’oggi, la finestra spalancata, il sorgere del sole, nuove determinazioni, ci sono arricchite passioni, c’è il nuovo

in questo brano c’è la vivacità emotivamente contenuta come la sangria, ognuno ne prende per se, poi si aspetta gli altri per un brindisi senza giudizio, con compassione, per e con amore

altra mia foto di altri tempi, scatto immediato

amore che parola infinita, chi lo conosce lo sa

in questo brano c’è il pensare attivo, il sentire, il partecipare se stessi per autenticità, per fare di ogni attimo energia pura

altro momento, altro scatto

in questo brano c’è sospensione come riflessione

a seguire azione, felicità

in questo brano c’è giustizia

buona giornata

La vita è bella

Teatro Romano 5 agosto 2018. La ben orchestrata Orchestra Sinfonica Siciliana diretta dal Maestro Nicola Piovani autore delle musiche in programma. Un mix di semplicità e passione, una fruizione estiva delicatissima, poetica. Il genio sta in ciò che si crea ed è ha vantaggio del piacere e della crescita culturale della società e dell’uomo in se.

La musica è la fonte di bellezza e poesia, oltre ad essere il pilastro dell’umanità. Il 5 agosto ho assistito al concerto di Nicola Piovani in piacevole compagnia.

Conosco bene il repertorio di musiche da film scritte dal Maestro Piovani, mi piace la sua leggerezza. Con me è stato cortese, disponibile, ha risposto ad un mio invito e ha scritto un contributo d’esperienza, la sua, nel mio libro Il gesto impresso.

I passaggi che mi affascinano in questo brano sono le pause, Quei momenti di silenzio in cui c’è tutta la potenza e la vibrazione del pathos della nota successiva, dell’attesa, della vibrazione successiva in quel momento sospesa.

In questo brano c’è la marcia, l’evocazione alla potenza del mistero, la felicità nascosta in ogni cosa. Questo brano è una porta spalancata al gioco e alle suggestioni fantastiche, equilibri che offrono libertà a mani nude.

In questo brano c’è il guizzo d’arte, lo sguardo di chi cerca, di chi è curioso. Questa musica è magia. Quando la magia è condivisa è indescrivibile il retrogusto che ha.

Il 5 agosto 2018 al Teatro Romano di Catania è stata una festa, una riunione di appassionati di ogni età. Un pubblico attento, rispettoso, deciso ad ascoltare musica equestre che sta tra il circo, la fantasia, la poesia e la più pura realtà chiamata vita.

Il Teatro Romano una location fuori da ogni tempo, noi, gli spettatori, io e la mia dolce compagnia. Un pubblico di gladiatori, noi come loro, con ogni sorta di entusiasmo abbiamo goduto di una bella serata, in armonia, con amore, con la condivisione di suoni evocatori di una infinita natura chiamata suono.

Aggiungo in coda i tre video realizzati

Grazie

maschio

In questi giorni sto completando le riprese del mio film UOMO che segna un momento di rivoluzione. Ieri con un mio caro amico abbiamo guardato una prima bozza di montaggio. Pensavo all’evoluzione, alla pazienza, al mio mediometraggio Sfida Capitale
E’ stato un lavoro sperimentale, coraggioso, necessario e propedeutico. Utilissimo per arrivare a questa mia nuova produzione in lavorazione. Il regista/l’autore viaggia su una area che sta tra l’elaborazione e la condivisione, in un’infinita serie di attimi in cui non si sa mai veramente cosa si sta facendo. La mia esperienza mi dice che l’artista ha bisogno di affidarsi a se stesso e fare ciò che sente, giudizio o non giudizio un’opera d’arte viene fruita così com’è, più libera è, più da il suo contributo in un ampio testo culturale che è il sociale

calma

illuminazioni

reagire alla disperata, vincere sui propri limiti

” e mara li aveva mandati per indurre Siddharta ad abbandonare la sua ricerca”

” sembrava che mara fosse stato sconfitto, in realtà egli non aveva rinunciato alla battaglia, ed ecco che attaccò di nuovo:

-tu che ti inoltri dove nessun altro osa, vuoi essere il mio dio

-architetto finalmente ti ho incontrato, tu non ricostruirai più la tua casa

-ma io sono la tua casa, e tu vivi in me

– oh signore del mio ego, tu sei pura illusione, tu non esisti, la terra mi è testimone

“Siddharta aveva vinto la battaglia contro un esercito di demoni con la sola forza dell’amore e della grande compassione che aveva trovato in sé, e così aveva raggiunto la grande calma che precede il distacco dalle emozioni, si era spinto oltre se stesso, era andato oltre la gioia e il dolore oltre ogni giudizio, e poteva ricordarsi di essere stato una ragazza, un delfino, un albero, una scimmia, si ricordava della sua prima nascita e delle migliaia che erano seguite, ora vedeva oltre l’universo. Siddharta aveva visto la fondamentale realtà di tutte le cose. Egli aveva capito che ogni movimento nell’universo è un effetto determinato da una causa. Ora sapeva che non vi poteva essere salvezza se non vi è compassione per tutte le altre creature, e da quel momento Siddharta fu chiamato il Budda, il risvegliato”

Another Level

il potere dell’intuizione, il potere della saggezza è un meccanismo mentale che va alimentato ogni giorno come adesso qui mentre scrivo con questa luce e odori di mattina presto, la selezione di iTunes mi propone una colonna sonora per questo mio pensare

ballo

ascolto un brano suadente e aperto a vibrazioni del proprio essere, una musica che arriva con naturalezza e procede talmente incondizionata da ciò che c’è o non c’è che richiama la verità, l’assoluto individuale è ciò che mi fa crescere

spazi di riflessione ecco cosa ci serve, spazi di esplorazione per migliorare, queste sonorità possono essere un buon punto di partenza per fare una pausa, meditare per le prossime azioni, come la preghiera strumento di trasformazione

o ci si ferma accumulando dubbi o si alimenta la saggezza per risolverli

buona giornata musica

fotografo da una vita

regali come gentilezza, regali come imperativo di eleganza, sovrana brillantezza, spettacolo

questa è una mia foto, scattata durante un lavoro per una festa privata, allineo questa immagine con la musica che ascolto

questa è uno scatto che presenta i miei amati assistenti: la curiosità, il candore e l’attimo che mi permette di coglierla e portarla a casa, condividerla

in punta di piedi perlustro la mia anima alla ricerca dello stupore, lo stesso di quel noi, di quella infinita potenza

l’essere coerenti, è il noi di un incontro, lo sguardo, una foto

tutto ciò che è il mio immaginare incontra la suggestione e diventa un gioco fresco e assoluto nel suo essere appartenente e vissuto

sento come scandisce bene il suono questa danza balcanica, sento che forza mi da l’agire per questa e la prossima foto

sento ribaltare l’aridità di un messaggio per la fragilità di un’esperienza in un gesto deciso di passione che contiene soluzione e rivoluzione, sento la magia di un anniversario dentro una giorno qualsiasi

il sapore della mattina condisce bene le mie sensazioni abbraccianti, le evoca, le distribuisce, le contempla, le mette in fila per ammirarle una ad una, sento il procedere, attraverso questa parata di armonia, i baci

apro ogni finestra, faccio luce, un colore che si espande, un potere sorprendente, che bella sensazione, illuminare

il millesimale è l’essenza di ciò che siamo, del canto, di questa musica

nasce un pensiero scandito dal vociare interno della contemplazione, dall’amore che si aggira dentro di me impaziente, naturale, pulito

quell’amore che sembra sfuggito e invece sta giocando a crescere, procede fiero austero sorridente, quell’amore che lo è

cogli l’attimo senza giri di parole uso il ritmo di queste note, un passo gitano ricco di sguardi, magnifiche espressioni

ci vuole solo tanto coraggio, per essere sé per fare di ogni cosa un bacio

la strada

un random musicale per aprire la giornata, questo è il mio sempre

decidere cose che manco sai, per gustare un ritmo che ti arriva dal suono, dalla sua evocazione della melodia, mentre ogni pensiero nuovo/antico si mette in fila per stupirti e abbracciarti come fosse il tuo amico fraterno

questo brano è un’ovazione, una struggente visione allargata, un mungere una mucca e averne il latte, un latte benefico che assapori e che condividi con un semplice gesto

porgere una tazza piena alla persona che ami per costruire assieme un nuovo giorno allargare un amore, contemplarlo come si fa con il suono di una tromba

l’orchestra si innalza in questo volo perlustratore ad ammirare tutte le bellezze che ci circondano e che distratti da veri o presunti malesseri non riusciamo a goderne

la missione sta in questa pazienza

la sfida è fare le giuste pause, usare la calma come metro di movimento, per costruire qualcosa di fortemente autentico per me senza ascoltare altre voci disturbanti, senza demolire

fare spazio per cogliere soltanto il necessario

costruire