Alice

Penso che potresti mettere in scena una Cenerentola che prima diventa Biancaneve, poi si traveste da Rapunzel e infine si rende conto di essere Cappuccetto Rosso sorella dei Tre Porcellini. Come sai ti seguo su ciò che condividi da un po’. Il mio essere visionario e trasversale mi porta a pensare molto su di te. Mi arriva un carattere irrefrenabile, impaziente e volitivo. Penso che sia una reazione. Il mio amore per il teatro e l’arte è talmente chiaro e vissuto che è impossible trasferire questa potenza con un semplice trattato epistolare. Vorrei mettermi a servizio della tua poesia permette a te e a me di incontrare certe APOTEOSI culturali fruibili da spettatori di cui, permettimi, non sai neanche di cosa possa essere viverle, godere feedback e retrogusto. Stamattina impegnato fino dalle 6.30 con la scrittura di un soggetto di Documentario Cinematografico mi sono concesso una importante pausa: dire cosa penso e cosa invoco di Alice. Le distanze sono senza limiti, questo è fantastico. Le unisce spesso il coraggio e la determinazione di fare Arte, di fare della propria vita un’opera magistrale

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