Bernardo

Ricevo il testo della canzone e altre info che si susseguono mentre sto elaborando una scrittura ampia. Sono al pc per copiare i miei appunti scritti su un foglio appena ho ricevuto il link del pezzo dei Led Zeppelin. Ripeto: molto significativo questo tuo contributo. È come una potenza che si sveglia. mi fermo e compongo una traduzione come spesso faccio nel campo della ricerca dell’ascolto musicale, in particolare dell’orecchio fotografico, che si rifà al mio format parlo con la musica. Questa oggi mi sembra una traduzione speciale, di attenzione, di amicizia, di necessità e in questo momento penso anche di sorpresa. “La rivoluzione umana di un singolo individuo contribuirà al cambiamento nel destino di una nazione e condurrà infine a un cambiamento nel destino di tutta l’umanità”. Entro nell’ascolto di questo brano, lo seguo dalle prime note. Si sente la pienezza del pensiero, la grazia e forse la necessità di questa condivisione. La pienezza dell’alba di un nuovo giorno. Un andare e venire di suoni ancestrali e fluidi come un ruscello che diventa fiume e segue metaforicamente l’intonazione di un canto, di una chitarra, di un flauto. Questa rappresentazione è in piena saggezza, un urlo autentico, una poesia dell’anima, una poesia che cerca il fiume, il procedere. È anche di chi nel canto cerca qualcosa e decide di lasciarlo libero di essere. Questo brano lo conosco bene, è un brano che risuona una musicalità da metamorfosi. Potrebbe essere il rallenty di Fregoli (un artista tra i più importanti del panorama mondiale della prima metà del 900, un attore, un cantante, un trasformista geniale e perché no, un mago del varietà purtroppo dimenticato. Con i suoi 800 costumi e le sue 1200 parrucche diceva, avrebbe potuto ricoprire interamente la Tour Eiffel. Le cifre Di Leopoldo Fregoli lasciano col fiato sospeso: fino a 100 personaggi interpretati per serata, 6000 spettacoli in più di 650 teatri differenti in giro per il mondo e 14 attraversate atlantiche. Il suo guadagno annuo ammontava a quasi 1.000.000 di franchi, cifra che un ministro dell’epoca avrebbe ottenuto solo dopo 15 anni di lavoro.) Oggi il rallenty di Brachetti. Mentre scrivo, vedo che continui a inoltrare messaggi. E continuo a scrivere senza distrazioni. Torno alla musica che ci parla di tempo, un tempo che va avanti, l’adesso in un continuo moltiplicarsi di adesso. È bello il contrasto che si sente, la determinazione condivisa, la mia e la tua ad andare avanti, alla saggezza. Si sente forte in questa tua scelta mattutina la metamorfosi che il brano ci indica, i confini ampi, i recinti che scompaiono. Trovare la direzione perfetta, volersi bene. Questo ci vuole dire questo brano, questo canto dei Led Zeppelin. È veramente una festa di carnevale, nel suo simbolismo. Una festa che parte in sordina nell’animo e nella partecipazione e che inaspettatamente si evolve, dietro penso che si sia una grande tenacia. La sensazione bella e forse importante è riuscire ad entrare dentro questa festa. Parteciparvi con ogni senso e portare a casa una esperienza. L’esperienza è la chiave del nostro procedere. T’ien-t’ai afferma: “Se non si percepisce la natura della propria vita, non si possono sradicare le proprie gravi colpe.” Afferma inoltre che, “se la mente degli esseri viventi è impura, anche la loro terra è impura, ma se la loro mente è pura, lo è anche la loro terra; non ci sono terre pure e terre impure di per sé: la differenza sta unicamente nella bontà o malvagità della nostra mente.” Svuotare le nostre percezioni delle stesse percezioni che oggi, come ieri, non capiamo bene e che nel bene e nel male ci hanno formato. Caro Bernardo, grazie. Il potere della nostra rivoluzione umana sta in questo. Vivere appieno la vita portandola verso una saggezza che in ogni istante crea saggezza per sé ed altri.

 

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